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Il Pizzicagnolo, da oltre dieci anni la boutique del gusto nel cuore di Anghiari

La spesa quotidiana che si amalgama con la continua ricerca dei prodotti tipici

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Dalla spesa quotidiana al prodotto tipico e di qualità. Due locali di ‘rimpetto’, come si dice in Toscana, dove l’esperienza della madre si mescola con l’energia dei figli. Tutto questo è Il Pizzicagnolo vero e proprio punto di riferimento per Anghiari: meta dei turisti, ma anche dell’utenza locale. Il traguardo dei dieci anni è già stato superato, anzi questo mese di aprile la famiglia soffierà nelle prime dodici candeline. Il Pizzicagnolo è una vera e propria boutique del gusto dove i salumi appesi per la fine della stagionatura, si mescolano con il pane caldo della mattina: un binomio perfetto. Scaffali riforniti di ogni genere e se qualcosa manca Milva, Monica e Lorenzo riescono a reperirlo in poco tempo. Una bottega tradizionale dove anche il ‘caos’ è un qualcosa di bello da poter ammirare, segno di vitalità: vini da una parte, verdura dall’altra; lo scaffale della pasta e poi quello del fresco mentre i due banconi formano una “L” perfetta. Il prodotto di uso quotidiano nel negozio storico, mentre quello più tipico e quasi sempre toscano nell’altro aperto la scorsa primavera dove è possibile effettuare anche aperitivi e degustazioni seduti comodamente nelle antiche botti del vino; sono comunque uno di fronte all’altro. Il segreto del successo è sicuramente nascosto nella continua ricerca del prodotto dove la qualità prevale nella quantità per essere ancora di più punto di riferimento. Il Pizzicagnolo, come tante altre realtà, ha affrontato e superato anche l’ampia parentesi legata alla pandemia ma essendo un’attività di prima necessità è sempre rimasta aperta con tutte quelle che erano le difficoltà del momento. Il sapere di una volta, quindi, che al Pizzicagnolo si amalgama perfettamente con le frizzanti novità: l’online che non fa paura più di tanto, seppure è un’onda da surfare per stare ancora più vicino al cliente; a quel cliente turista, per esempio, che in estate viene ad Anghiari ma vuole le scorte anche per l’inverno. Ed il Pizzicagnolo è in grado di soddisfare anche questo tipo di esigenza. L’altro aspetto importante è quello della cordialità e dell’accoglienza, la stessa che viene riservata sia al cliente fidelizzato che al turista che ad Anghiari è solo di passaggio. Un locale, poi, che si amalgama bene anche con tutti gli eventi proposti durante l’anno nella terra del condottiero Baldaccio Bruni. Attività in continua ascesa e quando ad Anghiari si parla di ‘tipico’ il riferimento al Pizzicagnolo è praticamente immediato. C’è ancora tanta voglia di fare, di scoprire nuovi prodotti da proporre al cliente ed in particolare centrare i prossimi obiettivi che per il momento restano segreti ma solamente per un fattore di scaramanzia.

·        Come e quando nasce Il Pizzicagnolo ad Anghiari?

“La nostra attività nasce nel 2011, seppure questo è un luogo storico per Anghiari che risale addirittura al 1865. È sempre stata una bottega di generi alimentari che con il trascorrere del tempo è poi stata modificata nelle sue dimensioni”. Ed ora sono i figli Lorenzo e Monica che parlano nello specifico. “Il Pizzicagnolo, come detto, nasce nel 2011, da un’idea maturata da nostra madre Milva che di fatto è l’attuale titolare del negozio”. E proseguono poi tutti insieme. “Nel corso degli anni abbiamo sempre di più aggiunto prodotti, servizi e migliorie in generale incrementando quindi il lavoro al punto tale che abbiamo inserito al nostro fianco Letizia, una ragazza volenterosa e capace di portare avanti insieme a noi questa attività”.    

·        Perché è stato scelto questo nome, se vogliamo tipicamente toscano?

“Richiama un po’ quello che era il passato perché il ‘pizzicagnolo’, appunto, era quel luogo e quella figura in cui i clienti potevano trovare un po’ di tutto. È stato quindi scelto questo nome, seppure ne avevamo individuati anche altri, ma questo è quello che rispecchiava di più poi la filosofia che volevamo apportare nel nostro negozio: trovare, quindi, un po’ di tutto dai prodotti alimentari per uso quotidiano fino a quelli più tipici della nostra zona”.

·        Cosa apprezzano i clienti del Pizzicagnolo?

“Se parliamo dell’aspetto umano cerchiamo sempre di essere cordiali e di avere un rapporto di fiducia con i nostri clienti, mentre sotto quello professionale il nostro punto forza è la qualità; quindi, avere prodotti selezionati per contraddistinguerci e per soddisfare le esigenze di ogni tipo di cliente”. 

·        Oggi il cliente in generale tende sempre più a scegliere gli acquisti online, talvolta penalizzando la piccola bottega: secondo voi quale il segreto per invertire la tendenza?

“Dobbiamo riuscire ad essere sempre più a contatto con il cliente avendo in primis un rapporto di fiducia, interpersonale che sì a volte per comodità decide di comprare online, ma ha comunque voglia – prima dell’acquisto – di essere consigliato con la fiducia dal venditore. In ogni caso, a proposito dell’online, riuscire a mettere insieme entrambe le vendite non sarebbe una cattiva idea”.

·        Anghiari, uno dei Borghi più belli d’Italia: cosa è possibile trovare nel vostro negozio?

“Partendo dal presupposto che essere ad Anghiari è di grande aiuto a livello lavorativo, noi al tempo stesso cerchiamo di offrire oltre a dei prodotti per la spesa quotidiana anche quelli tipici del territorio o comunque della Toscana. Cerchiamo, quindi, aziende che non producono grandi quantità bensì quelle che attraverso piccoli produttori riescono ad ottenere una qualità superiore. Da qualche tempo, inoltre, abbiamo aggiunto anche il reparto di ortofrutta che è molto apprezzato”.  

·        E il post pandemia ha portato anche un locale attiguo dove prodotti tipici e del territorio si possono gustate comodamente seduti: giusto?

“Sì, il post pandemia e un po’ di buone speranze ci hanno portato a voler provare un’altra avventura; quindi, nell’aprile del 2022 proprio 11 anni dopo l’apertura del negozio, abbiamo deciso di aprire una piccola bottega quasi tutta Toscana dove si può sia acquistare prodotti da regalare che mettersi a sedere per gustarli accompagnati, se vogliamo, da un buon calice di vino. Per ora abbiamo deciso di tenerlo aperto solamente nel periodo più caldo e con maggiore frequenza di turismo, da aprile a novembre più o meno, ma chissà se andando avanti cambieremo qualcosa”.

·        Facciamo un passo indietro: come avete vissuto il periodo della pandemia?

“Per tutti è stato un periodo sicuramente molto anomalo, molti negozi erano chiusi ma noi vendendo prodotti di prima necessità siamo sempre stati operativi. Il lavoro era molto diverso da quello che eravamo abituati a fare: lunghe file all’esterno del negozio e potevano entrare solamente due persone alla volta oltre ovviamente ad indossare tutti i dispositivi che conosciamo. Noi, possiamo dire, di essere stati ‘fortunati’ a non aver mai chiuso ma al tempo stesso venivamo a lavorare tutti i giorni con un po’ di paura per quel nuovo virus che ancora non conoscevamo e che nessuno sapeva quali potevano essere le conseguenze”. 

·        Secondo voi, dopo il Covid-19, la gente ha riscoperto la qualità dei prodotti rispetto alla quantità?

“La gente, non tutta, ha riscoperto il valore delle cose e quindi anche quello del cibo. Purtroppo a volte siamo obbligati a comprare prodotti di qualità minore ma con costi più moderati, anziché di qualità con inevitabilmente hanno costi più alti”.

·        Anghiari, soprattutto nei mesi estivi, è molto frequentato da un pubblico straniero: bene, cosa cerca quella tipologia di cliente?

“Vero che ad Anghiari arrivano sempre più turisti, seppure al tempo stesso dobbiamo constatare che la stagione si è pure allungata: per noi questa è una fortuna. Il turista che viene nel nostro negozio cerca soprattutto prodotti del territorio da gustare durante il soggiorno in Valtiberina, infatti spesso sono proprietari di immobili oppure prendono in affitto casolari pure per lunghi periodi, ma anche per riportarli a casa e poterli poi gustare insieme a parenti e amici. Sono mesi importanti che aiutano certamente il nostro paese, anche perché coloro che soggiornano in zona vengono poi al Pizzicagnolo anche per la spesa quotidiana”.  

·        Quanto è importante la continua ricerca di nuovi prodotti?

“Diciamo che probabilmente è l’aspetto più importante nel nostro lavoro. Cercare e riuscire a trovare prodotti che fanno rimanere il cliente soddisfatto è il nostro lavoro quotidiano; prodotti che, oltre ad essere di alta qualità, talvolta sono anche di nicchia che non si trovano in tutti i punti vendita”.

·        Sono trascorsi oltre dieci anni dall’apertura de Il Pizzicagnolo: come è stato questo periodo e quali sono state le tappe salienti?

“E’ proprio vero, tra qualche giorno saranno dodici candeline per il nostro Pizzicagnolo. Dodici anni molto intensi e pieni di soddisfazioni, ma anche con qualche arrabbiatura. La prima grande emozione è stata sicuramente il momento dell’apertura del negozio, per tutti noi una novità che con il passare del tempo oltre ad una professione è diventata una passione. Inizialmente eravamo partiti non inserendo molti prodotti tipici, bensì puntando più sulla merce per la spesa quotidiana. Con il trascorrere degli anni, però, si è conosciuto sempre più il modo di lavorare e anche le varie richieste; il cliente di Anghiari ha bisogno di alcuni prodotti, mentre il turista cerca un prodotto completamente differente. Proprio per questo abbiamo allargato la gamma e colmato quelle lacune che il negozio poteva presentare, pur restando chiaramente sempre nel settore. Questa nostra filosofia lavorativa ha portato ad incrementare, anno dopo anno, l’attività fino ad arrivare alla primavera 2022 – come detto – ed aprire un negozio dedicato a tutti ma soprattutto a gente da fuori che vuole assaporare o che vuole comunque portare a casa prodotti enogastronomici tipici del nostro territorio”.

·        Mamma e figli all’interno dello stesso locale, vedute probabilmente diverse ma professionalità e correttezza nei confronti di tutti i clienti: è questa la ricetta del successo?

“Vedute diverse, ma alla fine non sempre: l’aspetto sicuramente importante è che riusciamo quasi sempre ad arrivare in fondo alle nostre idee; a volte, possiamo assicurare, avere pensieri differenti può essere anche qualcosa di costruttivo per il bene del negozio. Talvolta è necessario pure azzardare qualcosa. La ricetta del successo può essere un mix tra correttezza, rispetto reciproco e professionalità verso tutti i clienti”.

·        Quali sono gli obiettivi e i progetti futuri del Pizzicagnolo, magari da centrare entro l’anno?

“L’obiettivo principale è quello di riuscire ad incrementare sempre più il lavoro e al tempo stesso assicurarsi maggiori clienti ogni anno che passa: il passaparola è sicuramente una bella pubblicità per il nostro locale”.

·         Ce la faranno, quindi, nel futuro a sopravvivere i piccoli negozi alimentari?

“Questa è una domanda interessante, ma al tempo stesso non facile da rispondere. Partiamo dal presupposto che i piccoli negozi sono l’anima di un paese, ma è anche vero che adesso la grande distribuzione porta ad una drastica riduzione della piccola bottega. Differenziarsi, quindi, è sicuramente una chiave fondamentale per portare avanti la piccola attività ma vi possiamo assicurare che non è affatto semplice. Per adesso direi che, piano piano ma nonostante qualche difficoltà, si riesce ad andare avanti ma sapere quello che accadrà nel futuro è davvero difficile”.

Redazione
© Riproduzione riservata
22/05/2023 12:11:59


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