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Trattamento degli aneurismi delle arterie viscerali: se ne parla al San Donato di Arezzo

Il convegno si terrà il 13 maggio all’auditorium dell’ospedale aretino

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Un caso di embolizzazione di pseudoaneurisma, trattato nei giorni scorsi al San Donato di Arezzo, sarà al centro del convegno che si terrà il 13 maggio all’Auditorium dell’ospedale di Arezzo.
«Aneurismi delle arterie viscerali: dalla diagnosi al trattamento» vedrà la partecipazione di medici provenienti da varie aziende ospedaliere universitarie italiane.
I lavori, con inizio alle 8,30, saranno moderati nella prima parte dal dr. Pasquale Petruzzi, direttore Uosd Radiologia vascolare e interventistica Ospedale Arezzo e dal dr. Nico Attempati, e tratteranno il ruolo delle diagnostica ultrasonografica e l’imaging di II livello (Tac e Risonanza magnetica). La seconda sessione dei lavori sarà dedicata al trattamento endovascolare e al trattamento chirurgico e che vedrà intervenire la dr.ssa Irene Bargellini, Direttore Radiologia Irccs Centro oncologico Candiolo (Torino), il dr. Roberto Cioni Direttore Dipartimento radiologia interventistica e medicina nucleare e UOC Radiologia interventisitca Aou Pisana, e il dr. Leonardo Ercolini direttore Area dipartimentale Cardio-Toraco-Neuro-Vascolare Asl Tse.
Nel corso della giornata sarà illustrato l’intervento, che è stato eseguito dall’equipe del dr. Pasquale Petruzzi su un paziente di 60 anni con uno pseudoaneurisma gastro-epatico, trattato con la tecnica di radiologia interventistica con embolizzazione della sacca aneurismatica grazie a spirali metalliche che ne hanno permesso la rimozione. Dopo 48 ore dal trattamento il paziente è stato dimesso. «Gli aneurismi e pseudoaneurismi viscerali – spiega il dr. Petruzzi - anche se non frequenti hanno un alto tasso di rottura e di conseguenza un rischio di mortalità. Una variante degli aneurismi viscerali sono gli pseudoaneurismi che, nella globalità dei casi, presentano un'incidenza minore rispetto agli aneurismi, ma per la loro tipologia devono essere trattati con sollecitudine poichè il rischio di rottura, pari a circa il 50%, ha un elevato rischio di mortalità».
Scopo del corso è quello di delineare un percorso multidisciplinare e multiprofessionale all'interno del PO San Donato per la diagnosi e la cura di questa patologia, alla luce delle linee guida della Società Internazionale di Chirurgia vascolare e di quelle italiane (aprile 2023) di Chirurgia Vascolare e Radiologia Interventistica della SIRM (Società Italiana di Radiologia Medica ed Interventistica).

Redazione
© Riproduzione riservata
11/05/2023 10:50:38


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