Lega Umbria in caduta libera: molti chiedono la "testa" del segretario Caparvi
Un calo verticale delle tessere e luci spente in una sfilza di sedi
La Lega al momento è un partito in caduta libera nel cuore verde dell’Umbria. Un calo verticale delle tessere e luci spente in una sfilza di sedi, Con una classe dirigente locale decapitata sul nascere a colpi di espulsioni o fuoriuscite considerate forzate. È una Lega malconcia quella che in Umbria con il 7,88 per cento alla Camera e l'7,90 per cento alla Senato è stata tramortita dalle ultime Politiche. Cosa è successo, dunque, al partito di Salvini in Umbria? Si è passati negli ultimi tre anni da circa 2.500 sostenitori ad appena un migliaio, mentre di militanti nell’intera Umbria ne sarebbero rimasti poco più di trecento, anche se molti giudicano la cifra perfino sovrastimata, perché a Perugia sono appena 30. Tanti gli esponenti che si sono dimessi e hanno cambiato casacca, colpa delle difficoltà dimostrate nel governare i territori. Da qui la decisione annunciata di chiudere una dozzina di sedi, forse di più, lasciando aperte soltanto quelle di Perugia, Terni, Città di Castello, Umbertide e forse Foligno, che non è chiaro se sarà salvata. Tutti quelli che hanno lasciato lo hanno fatto contestando la dirigenza regionale, in mano al segretario Virginio Caparvi, lamentando l’assenza totale di ascolto e confronto.
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