Terremoto nel Psi di Arezzo: Graziano Cipriani lascia il partito sbattendo la porta

"Non mi riconosco più in questo partito e dopo 41 anni di milanza ho detto basta"
"Dopo 41 anni di ininterrotta militanza, ho lasciato il Psi". Con queste parole Graziano Cipriani, figura storica socialista della provincia di Arezzo e della Toscana, sbatte la porta e lascia il partito.
"Era per me inconcepibile e inaccettabile, che chi in dieci anni di segreteria nazionale ha portato il partito dallo 0,9% allo 0,5% insieme a Verdi e Prodiani, continuasse a pontificare ricoprendo ancora incarichi di rilievo nel Psi ed essere l'unico parlamentare eletto con i voti del Pd. Perché nessuno del gruppo digente nazionale si è dimesso e ha chiesto al senatore Nencini di dimettersi dai suoi incarichi ? Perché in Toscana dove il partito è stato distrutto nessuno parla, e ciò che è rimasto del gruppo dirigente della mia regione non si presenta dimissionario? Io, il 30 aprile del 2018, senza che nessuno me l'avesse chiesto mi sono dimesso da Segretario regionale del partito perché la presenza del senatore Nencini, soffocava qualsiasi possibilità di cambiamento che impedisse le sue manovre personali. Penso, che tornerò presto a parlare dei problemi del Psi, perché è inaccettabile che una grande storia come quella socialista, oggi sia piena di piccoli uomini".
Nella foto un giovane Graziano Cipriani con illeader storico del Psi Bettino Craxi
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