Italia-Libia, il premier Dbeibah: "Abbiamo bisogno di voi"
«Importante il sostegno nella lotta all’immigrazione illegale»
Per la Libia «è stato un decennio duro e abbiamo bisogno del sostegno di tutti i Paesi, non solo dell'Italia, anche se l'Italia è un partner, un paese fratello». Lo ha detto il premier libico, Abdul Hamid Dbeibah, intervenendo alla sessione plenaria del business forum 'La nuova Libia si presenta alle imprese italiane', in corso alla Farnesina. Italia e Libia «al livello storico hanno sempre cooperato, l'Eni è tra i nostri partner più grandi per il petrolio», ha aggiunto il premier, «ma anche in materia di infrastrutture il rapporto con l'Italia è molto forte e ci dispiace che lo scambio commerciale si sia abbassato, il nostro obiettivo è incrementarlo. Dobbiamo ricostruire scuole, ospedali, infrastrutture, vogliamo tornare alla produzione di 3-4 milioni di barili al giorno e rilanciare i settori dell'economia. E il miglior partner siete voi». Il premier ha anche toccato la spinosa questione migranti: «Riteniamo che il supporto che l'Italia e l'Unione europea forniscono' riguardo alla gestione della migrazione illegale è 'molto importante, e questo è stato ribadito in diversi incontri che si sono svolti con rappresentanti del governo italiano, ma anche a livello europeo». «Ringrazio l'Italia per aver mantenuto l'ambasciata a Tripoli aperta, insieme con il consolato a Tobruk», ha concluso Abdul Hamid Dbeibah. «Ora anche il consolato a Bengasi sarà riattivato e questo è un punto positivo per l’Italia, che va apprezzato altamente. Vogliamo riaprire lo spazio aereo ripristinando il traffico tra nostri paesi».
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