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Addio a Pietro Ralli, tra i padri fondatori delle Acli di Arezzo

Nato nel 1928, è stato presidente provinciale dell’associazione e storico rappresentante della Dc

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Le Acli di Arezzo piangono la scomparsa di Pietro Ralli, presidente provinciale dell’associazione e storico rappresentante della Democrazia Cristiana. Nato nel 1928, l’esperienza di Ralli è stata fin da giovane collegata al mondo cattolico ricoprendo, tra il 1951 e il 1955, il ruolo di presidente diocesano della Gioventù Cattolica, prima di dedicarsi all’impegno sociale e politico al fianco dei maggiori esponenti della Dc aretina dove militava già dal 1946. Questo impegno trovò concretizzazione come consigliere comunale di Arezzo dal 1960 al 1970 e, successivamente, come consigliere regionale in rappresentanza del territorio locale per ben quattro legislature dal 1970 al 1990, prima di far nuovamente ritorno in Comune come capogruppo del suo partito di cui è stato anche segretario provinciale dal 1967 al 1970. «Pietro Ralli - ricorda Luigi Scatizzi, presidente delle Acli di Arezzo, - è sempre stato una testimonianza dei valori cristiani nell’interpretare il suo impegno politico e sociale, a cui dedicò gran parte della sua vita, come la più alta espressione di carità e di servizio verso il prossimo».

La storia di Ralli è stata fortemente collegata anche all’attenzione ai problemi del territorio e degli altri che ha conosciuto uno dei momenti più importanti nella guida delle Acli aretine dal 1964 al 1967, con un mandato in cui ha dato all’associazione una forte impronta orientata ai lavoratori e alle necessità dei più deboli. Le Acli hanno rappresentato per lui una seconda famiglia, con il circolo di San Leo che fu fondato e costruito da suo fratello Igino a cui lo stesso circolo è dedicato. «Le Acli e la Chiesa - continua Scatizzi, - sono stati elementi costanti della sua storia e della sua formazione, testimoniandolo anche in privato nel suo amore per la famiglia. Per le Acli, dunque, è un padre fondatore, un testimone energico e fermo dei valori di un’associazione di cui era fortemente e determinatamente assertore, con un impegno sociale e ecclesiale che è stato caratterizzato da umanità e vicinanza al popolo. Le Acli di Arezzo formulano le condoglianze ai figli Fabio e Paolo, e alla nuora Lucia, anche lei aclista, accompagnando con la preghiera e con il ricordo il ritorno di Pietro alla Casa del Padre: la testimonianza di vita e i valori di questa eccezionale personalità saranno oggetto di un momento di riflessione e di studio da parte dell’associazione rivolto all’intera comunità politico-associativa».

Redazione
© Riproduzione riservata
10/02/2021 12:16:45


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