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Indice Rt sopra 1: Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Calabria e Sicilia arancioni da sabato

Riprende ad aumentare la pressione sugli ospedali e in particolare sulla terapie intensive

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Alla fine a diventare arancioni per tre settimane, a partire già da questo week end saranno solamente in tre: Calabria, Emilia Romagna e Lombardia. Ma a queste si aggiungono anche Sicilia e Veneto, che con dati poco confortanti avrebbero comunque chiesto al Ministro Speranza di anticipare l’ingresso nella fascia arancio, il Veneto per via di una incidenza di casi da allarme rosso. A cambiare i colori dell’Italia sono i numeri del monitoraggio della settimana dal 28 dicembre al 3 gennaio appena licenziato dalla cabina di regia che solo in queste regioni registra un Rt superiore a uno e un profilo di rischio complessivo “moderato” o “alto” , che combinati insieme fanno scattare appunto l’ingresso in fascia arancione, quella dove i bar e i ristoranti sono chiusi anche di giorno, non ci si può spostare se non per motivi si necessità e urgenza dal proprio comune e le scuole superiori sono in Dad al 50%. Il monitoraggio rileva anche che l’Rt nazionale sale ancora, superando questa volta con 1,03 la soglia di sicurezza fissata ad uno. Già firmate le ordinanze che collocano in fascia arancione le 5 regioni. Tornando al report l’incidenza dei casi a livello nazionale sale a sua volta da 305 a oltre 313 casi ogni 100mila abitanti, allontanandosi così sempre più da quell’indice di 50 casi ritenuto dagli esperti la soglia sopra la quale diventa difficile fare contact tracing e quindi spegnere sul nascere i nuovi focolai. E per questo gli estensori del report rimarcano che in questa settimana “si osserva un aumento complessivo del rischio di pandemia non controllabile e non gestibile”, anche perché aumentano da 31.825 a 40.487 “il numero di casi non riconducibili a catene di trasmissione note”, che denota appunto il collasso del sistema di tracciamento che rende difficile contenere l’espansione del virus senza norme restrittive, che i curatori del monitoraggio auspicano essere “più stringenti”. Anche perché riprende ad aumentare la pressione sugli ospedali e in particolare sulla terapie intensive, dover dopo settimane di calo il report registra un lieve aumento da 2.565 a 2.579, con sette regioni (Emilia Romagna, Friuli, Molise, Bolzano, Trento, Umbria e Veneto con oltre il 50% di possibilità di superare la soglia di sicurezza del 30% di posti letto occupati da pazienti Covid. Sono comunque oramai 12 le regioni con un livello di rischio complessivo “alto” in base ai 21 indicatori che compongono il monitoraggio settimanale e tra queste figurano anche Emilia e Lombardia, che avendo un Rt rispettivamente a 1,05 e 1,27 finiscono in fascia arancione. In realtà in base ai nuovi parametri che sopra 1,25 di Rt e rischio medio o alto farebbero scattare il semaforo rosso in Lombardia, che per via degli altri indicatori meno allarmanti resta però nello “scenario 2” che la colora invece di arancio.

Notizia e foto tratte da La Stampa
© Riproduzione riservata
08/01/2021 13:59:48


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