Coronavirus, il bollettino in Italia: salgono ancora i contagi (8804) per 162 mila tamponi
I morti sono 83 in 24 ore. La Lombardia oltre 2000 contagi
La curva epidemica non si ferma più, puntando ora a quota diecimila. Oggi i nuovi contagi sono 8.804comtro i 7.332 di ieri ma a far tremare i polsi è l’impennata delle vittime, 83 in un solo giorno. Salgono anche i ricoveri, 326 quelli nei reparti ordinari e 47 in terapia intensiva. E di fronte a questi numeri poco conta che i tamponi siano saliti da 152 a 162 mila.
Boom di casi in Piemonte, dove si valica il muro dei mille con 1.033 casi contro i 499 di ieri. Allarme rosso in Lombardia, con 2.067 casi contro i 1.844 di ieri. Per la prima volta sfonda quota mille la Campania, con 1.127 casi contro gli 818 di ieri. Nel Lazio si passa da 543 a 594 nuovi positivi. Ancora una giornata nera per i numeri del Covid in Veneto, con 600 nuovi positivi, anche se on leggero calo rispetto a ieri, quando erano 657). Pesante il bilancio delle vittime, 11 in più. Nelle ultime 24ore sono 140 i postivi al coronavirus rilevati nelle Marche dopo i 166 riscontrati ieri, numeri simili a quelli registrati tra fine marzo e inizio aprile. Con 203 nuovi casi di coronavirus emersi nelle ultime ore, l'Abruzzo registra il record dall'inizio dell'emergenza. Il dato, infatti, supera quello del 29 marzo, quando i positivi furono 160. Ieri erano 126. Ad aggravare il bilancio anche due decessi. Massimo assoluto di casi positivi di coronavirus accertati anche in Umbria in un solo giorno, 263, l'87% in più del dato di ieri, quando erano 141. Salgono da 9 a 48 in Basilicata i nuovi casi di coronavirus su 986 tamponi analizzati: per una piccola regione un balzo in avanti preoccupante. A fare il bilancio dell’ultima settimana è la Fondazione Gimbe. I casi di Covid in Italia sono raddoppiati rispetto a quella precedente, con un forte aumento anche dei ricoveri e dei pazienti in terapia intensiva, a fronte di un incremento lieve dei tamponi. Dal 7 al 13 ottobre sono state rilevate 35.204 infezioni contro 17.252, 5076 ricoverati con sintomi rispetto a 3625 e 514 ricoveri in terapia intensiva contro 319.
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