L'ex stabilimento Fontemura di Arezzo é una discarica a cielo aperto

Profondo degrado per quella che un tempo era un fiore all’occhiello dell’economia aretina
L’ex stabilimento di acque minerali Fontemura di Arezzo versa in profondo degrado. Sull’Alpe di Poti, oggi c’è una vera e propria discarica a cielo aperto: lattine, sostanze avariate, solventi, eternit, amianto, bombole, bottiglie di plastica. Su questa vicenda è intervenuta nuovamente Mery Cornacchini, la paladina dell’ambiente aretina: é deprimente entrare in quello che oggi è uno scheletro e che un tempo era un fiore all’occhiello dell’economia aretina. L’acqua Fontemura ha abbeverato le famiglie di tutta Italia fino al 2002 quando la società è stata dichiarata fallita. Da allora quello stabilimento dove ancora oggi campeggia la scritta Fontemura ne ha passate tante, ma mai nessuno ha rimesso in moto la fabbrica di acqua. Troppo costosa, quell’azienda costruita praticamente al contrario. Le sorgenti in basso, lo stabilimento in alto che doveva pompare l’acqua e poi riportarla giù a valle con i camion fatti appositamente arrivare per la salita di Poti. L’ultima asta è andata deserta, troppi 400mila euro per un capannone di 5000 metri quadri? Forse si, ma si sa in queste occasioni i “soliti noti” aspettano di comprare per due spiccioli. La prossima è fissata per metà marzo al prezzo di 320mila euro ma possiamo stare certi che andrà deserta pure questa.
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