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Rivalta, trovano buoni postali seppelliti nel giardino per 40 milioni di lire

I titoli risalgono agli anni '80 e le cedole sarebbero ancora valide

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Per risparmiare e difendere il denaro che si guadagnava con fatica, un tempo non era strano nasconderlo sotto un materasso o dietro qualche piastrella smossa del pavimento. Spesso i nostri nonni lo ritenevano più sicuro delle banche. E forse lo avevano pensato anche i proprietari di un pacchetto di buoni fruttiferi datati Anni 80, del valore di 40 milioni delle vecchie lire, che una coppia di rivaltesi ha trovato ieri mattina mentre vangava un terreno acquistato da pochi giorni. Un rotolo di apparente carta straccia, sotterrato vicino alla casa che avevano scelto nella zona del villaggio Sangone.

All’inizio non hanno capito subito di cosa si trattasse, poi si sono accorti che non era qualcosa finita lì per caso. Erano stati sotterrati con il preciso intento di evitare che malintenzionati potessero entrarne in possesso. E poi non si è più riusciti a recuperarli, forse per aver dimenticato il punto preciso del nascondiglio. Fino a ieri. Con la rivalutazione attuale, comprensiva di interessi accumulati, quei buoni nascosti da chissà quanto tempo potrebbero valere centinaia di migliaia di euro.

Un vero e proprio tesoro, ma la coppia ha subito chiamato la polizia municipale, quei buoni sono nominali ed appartengono a precedenti proprietari di quell’appezzamento. Solo costoro possono incassarli. E anche fossero mai scaduti, il comandante della polizia locale di Rivalta Giulio Facchini spiega che non c’è pericolo: «Abbiamo interpellato un avvocato ed esiste una norma secondo cui, in caso di smarrimento certificato e di successivo ritrovamento, si ha tempo ulteriori dieci anni per poter incassare il denaro». Visto il loro valore potenziale, la coppia potrebbe ricevere una sostanziosa ricompensa.

Dopo la riconsegna, la polizia locale ha subito avviato gli accertamenti per rintracciare i legittimi proprietari. Non dovrebbe essere complicato: nelle prossime ore si conta di contattarli e di concordare la restituzione. Per il momento si lavora con riserbo e anche l’identità di chi ha ritrovato il tesoro viene tenuta nascosta per evitare troppo clamore. C’è però da dire che Rivalta si conferma, ancora una volta, una città dove l’onestà la fa da padrona. In passato altri cittadini che avevano rinvenuto per strada portafogli o altri averi, si sono subito rivolti alla polizia locale restituendo tutto. Clamoroso fu il caso di una donna, che nel 2018 trovò sul marciapiede una busta con dentro 2500 euro in contanti e la consegnò ai vigili. Erano di un pensionato, che aveva appena prelevato al bancomat una cifra ingente da regalare al figlio per le nozze.

Notizia e foto tratte da La Stampa
© Riproduzione riservata
14/11/2019 14:42:00


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