Tingere i capelli? Sì ma non più di sei volte in un anno
connessione tra l’uso di tinte per capelli con l’insorgere del cancro al seno
La tinta ai capelli non può essere fatta più di sei volte nell’arco di un anno perché fa male alla salute.
Lo conferma lo studio condotto dal senologo Kefah Morkbel del Princess Grace Hospital di Londra che ha analizzato la relazione tra tingersi i capelli e insorgenza del tumore al seno. Il ricercatore sostiene che le donne che ricorrono alla colorazione permanente dei capelli sono in pericolo del 14% in più rispetto a chi non fa uso di questo tipo di tinte.
Colpevoli sono le sostanze contenute nelle loro miscele come la parafenilendiamina e suoi derivati, e il P- aminofenole. Esse sono nella lista delle sostanze considerate cancerogene dal Ministero della Salute. Sono dannose sia per chi ne è esposto professionalmente e per i consumatori. Ad essere più nocive sono soprattutto le formulazioni ad alta concentrazione e utilizzate per molto tempo. Molto cancerogene erano le colorazioni che circolavano prima del 1980.
I tumori possono impiegare anche una decina di anni per svilupparsi. Studi epidemiologici attuali hanno focalizzato l’attenzione soprattutto sulle vecchie formulazioni di tinte per capelli. Oltre al cancro al seno, le sostanze cancerogene delle tinture per capelli possono provocare l’insorgenza di leucemie, linfomi, tumori alla vescica.
Gli esperti consigliano vivamente di scegliere prodotti specifici per tingersi i capelli. Bisogna farsi consigliare da esperti del settore. Sarebbe opportuno scegliere colorazioni naturali. Molto diffuse sono le tinte naturali a base di erbe coloranti come l’henné e il rabarbaro che venivano utilizzate già dai Greci e dai Romani per cambiare il colore delle loro capigliature.
Il senologo londinese Morkbel ribadisce di moderare l’uso delle tinture permanenti nell’arco dell’anno (non più di sei volte) e non è l’unico consiglio che fornisce alle donne. Non bisogna dimenticarsi si puntare sulla prevenzione del cancro al seno. Al riguardo egli raccomanda di sottoporsi ad un screening mammario se si supera i 40 anni d’età da effettuare ogni anno.
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