Scoperto un bordello per "casalinghe" nascosto all'interno di un centro culturale

"Lucifera" una bella ragazza aretina, era la regina del locale: si praticava anche sesso estremo
Centro culturale trasformato in un night ed una bella ragazza aretina vera attrazione del locale. L’alcova dell’amore era sita a Pontedera ed era frequentato da donne, anche insospettabili, che si prostituivano regolarmente. L’operazione dei carabinieri denominata “Lucifera”, questo era anche il nome “d’arte” dell’aretina, regina del locale e presidente dell’associazione che si nascondeva dietro la “cultura”, ha permesso di scoprire un giro vertiginoso di denaro proveniente dal mestiere più antico del mondo. Censiti oltre 700 soci avventori, con uno zoccolo duro di affezionati e non occasionali. Erano almeno 30-40 le presenze giornaliere, uomini che accedevano a qualunque orario alla struttura ed erano accolti da una 20ina di belle ragazze disposte a tutto, anche a sesso estremo. Le donne venivano spinte a prostituirsi con persone indesiderate, con il grosso dei guadagni che finiva ai gestori. A fronte di incontri con sei, sette uomini per un’orgia percepivano compensi di appena 40 euro. Per accedere al locale, si doveva pagare la tessera di iscrizione al circolo ed un biglietto di ingresso che oscillava tra i 50 e gli 80 euro; insieme a biglietto veniva consegnato il tagliando per la consumazione e tre preservativi.
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