Dal 1° settembre ripartiranno i treni sulla ex Fcu da Sansepolcro a Perugia
La rassicurazioni date al vicesindaco e assessore ai trasporti biturgense, Luca Galli
Dal prossimo 1° settembre, che cadrà di sabato, i treni torneranno a percorrere la linea della ex Ferrovia Centrale Umbra da Sansepolcro a Perugia. Qualora i tempi venissero rispettati, il blocco sulla tratta per i lavori di riqualificazione – relativamente alla parte terminale in territorio toscano e comunque da Città di Castello verso nord - sarebbe durato poco meno di un anno. Come noto, il fermo è scattato alla mezzanotte dello scorso 13 settembre e dalla settimana successiva si è cominciato a mettere meno sugli oltre 150 chilometri di strada ferrata; nel frattempo, si è concretizzato il passaggio nelle mani di Rete Ferroviaria Italiana (Rfi) e ora si procederà in maniera tale da ripristinare il tutto alla vigilia della riapertura del nuovo anno scolastico e comunque della ripresa a pieno regime delle varie attività dopo il periodo delle ferie estive. “Così mi è stato assicurato da Mauro Fagioli, direttore del servizio ferroviario di Umbria Tpl e Mobilità – ha detto Luca Galli, vicesindaco e assessore ai trasporti del Comune biturgense – e la riapertura oramai prossima del collegamento fra Città di Castello e Umbertide costituisce un segnale molto indicativo”. In effetti, sarà questione di poche settimane, ma le due città altotiberine torneranno presto a essere collegate anche su rotaia; rispetto a quanto annunciato in dicembre, la tabella di marcia ha subito un leggero slittamento nei tempi: si era parlato infatti di aprile e invece sarà maggio. Ma come mai sul versante biturgense non si è ancora messo mano e su qualche punto i binari cominciano a essere ricoperti dall’erba? “Al di là dei programmi di intervento – precisa Galli – la nostra parte è forse quella, nel contesto di tutta la linea, che necessita di interventi minimi, in quanto più a posto di altre”. Verrà ripristinata anche la trazione elettrica? “Al momento, questo appare più difficile. È vero, la tratta è stata rielettrificata, ma a quanto mi risulta il numero delle motrici sarebbe ancora insufficiente. Il problema è quindi di dotazione”. Ancora un po’ di pazienza per i pendolari, che proprio il mese scorso si erano lamentati per orari dei bus sostitutivi non consoni alle esigenze dell’utenza e con oltre due ore di tempo impiegate per coprire quasi 70 chilometri. Anche alla stazione ferroviaria verrà restituita quella dignità calpestata dall’azione dei vandali, che hanno mandato in frantumi i vetri a suon di sassate e scambiato questo luogo per una sorta di dormitorio.
sanborgo
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03/05/2018 09:47:33