Ecco le "vie verdi": da Sansepolcro ad Arezzo in bici lungo la vecchia ferrovia

Un’idea, una semplice ipotesi, bensì un qualcosa su cui si è discusso davvero. È tornata ancora una volta di stretta attualità la possibilità di ripristino della vecchia ferrovia che collegava Arezzo a Sansepolcro per poi raggiungere l’Umbria nella zona di Fossato di Vico. Si è svolto sabato mattina a Citerna, nelle suggestive sale degli ammassi, un interessante convegno che ha posto ancora una volta al centro dell’attenzione la ferrovia: sono in corso dei lavori importanti di riqualificazione lungo tutto il tratto umbro, con l’obiettivo di poterla riaprire con l’inizio del nuovo anno scolastico. Quello di Sansepolcro resta, almeno per il momento, il capolinea più a nord: all’incontro, oltre ai sindaci della Valtiberina – Mauro Cornioli di Sansepolcro, Alessandro Polcri di Anghiari e Alfredo Romanelli di Monterchi per la parte Toscana, mentre Paolo Fratini di San Giustino e Giuliana Falaschi di Citerna per il versante umbro – erano presenti anche gli assessori regionali con delega ai trasporti: Giuseppe Chianella per l’Umbria e Vincenzo Ceccarelli per la Toscana. Un progetto a tutto tondo quello discusso: ipotesi di ripristino non solamente del trasporto su ferro, bensì anche di un turismo attraverso la bicicletta; le cosiddette “vie verdi”, che potrebbero utilizzare i vecchi tracciati collegando attraverso la natura Sansepolcro, Anghiari e poi il capoluogo aretino. A dire il vero in Valtiberina un’ipotesi di progetto c’era già, seppure soddisfazione è stata espressa dai vari sindaci. “Coltiviamo idee ambiziose per il futuro – commenta l’assessore regionale toscano, Vincenzo Ceccarelli – basandosi poi su quelle che sono state le costruzioni del passato: esisteva una ferrovia che collegava Arezzo a Fossato di Vico, passando per la Valtiberina, purtroppo smantellata”. Certo che esisteva: ne sono conferma alcune delle vecchie stazioni ancora presenti, seppure oggi utilizzate per altri scopi. “L’idea è quella di avere nuovamente un asse ferroviario che da Arezzo possa rappresentare un collegamento trasversale verso l’Umbria, raggiungendo magari poi anche le Marche. Già quando ero presidente delle Provincia di Arezzo – aggiunge Ceccarelli – avevamo inserito un possibile tracciato per la ferrovia che riguardava Arezzo, Anghiari, Sansepolcro per proseguire verso la Romagna poi l’Adriatico per ricollegarsi con la direttrice nord-sud. Contemporaneamente, però, dobbiamo ragionare sul riutilizzo almeno parzialmente del vecchio sedime per realizzare quelle che oggi sono definite le vie verdi; ovvero, delle piste ciclopedonali che dal punto di vista turistico possono sicuramente rappresentare un input importante di richiamo per un settore, questo del turismo verde, in forte crescita”. Progetti interessanti che però, spesso, si scontrano con l’assenza di fondi. “E’ comunque importante avere ambizioni e progetti comuni tra Toscana e Umbria, in modo tale da essere pronti ad avanzare richieste mirate”. Per la tempistica? Nessuno si è sbilanciato. La speranza è quella che non resti l’ennesima utopia.