Sansepolcro, pesce d'aprile all'arco di Porta Fiorentina: denunciati tre biturgensi
Interruzione di pubblico servizio per aver "rimesso" il portone all'arco di Porta Fiorentina
Un pesce d’aprile originale e gradito ai biturgensi, ma non alle forze dell’ordine. E così i tre autori si sono beccati altrettante denunce, che hanno rovinato a ciascuno di essi la giornata di Pasqua. Incredibile ma vero: a Sansepolcro è successo anche questo! Chi nella mattinata di domenica si è trovato a transitare nella zona di Porta Fiorentina, ha trovato il vecchio arco (l’unico rimasto in piedi fra le quattro antiche porte cittadine) “completato” dalla riproposizione del portone che lo chiudeva. Ovviamente, non si trattava di un portone in legno pesante, ma di un supporto in plastica leggero agganciato in modo tale che chi soprattutto percorreva viale Armando Diaz in direzione del centro si è ritrovato davanti la sagoma originale del portone in esso riprodotto e la sensazione visiva era quella appunto di un arco chiuso con soltanto un piccolo accesso pedonale, come spesso si nota anche nei portoni carrabili di oggi. Non appena la notizia si è sparsa, diversi sono stati i biturgensi che – sfidando anche la pioggia del mattino – si sono recati a fotografare con il telefonino l’arco di Porta Fiorentina. Il problema, però, è che anche polizia e carabinieri hanno transitato e stazionato nei pressi, informando poi di chi di dovere. A metà mattinata, sempre del giorno di Pasqua, il pm di turno ha allora ordinato lo smantellamento della sagoma plastificata del portone e per i tre autori del “pesce” – si tratta di altrettanti liberi professionisti molto conosciuti in città, la cui età oscilla fra i 50 e i 60 anni – è scattata la denuncia per interruzione di pubblico servizio. Nel furgoncino di servizio di uno i militari dell’Arma hanno rinvenuto gli scarti e i ritagli del modello di portone e a quel punto sono saltati fuori anche coloro che nella notte avevano contribuito a montarlo, coprendo l’arco per la sorpresa classica del 1° aprile. I tre si sono rivolti all’avvocato Franca Testerini, che li assisterà in questa vicenda dal sapore tragicomico: il tutto potrebbe finire come la classica bolla di sapone, anche se c’è un risvolto che rischia di rendere più complicata la loro posizione, perché è vero che sotto l’arco transitano soltanto i veicoli autorizzati, ma è altresì innegabile – questa la versione più attendibile – che un mezzo di soccorso chiamato per un intervento si sarebbe imbattuto nella strada chiusa, per quanto le vie di fuga alternative in zona non manchino. Resta a favore dei tre l’apprezzamento dei concittadini per la trovata e anche un turista di passaggio a Sansepolcro ci è cascato in buona fede: “Pensavo che per Pasqua in questa città – ha detto - vi fosse la tradizione di chiudere le antiche porte!”.
sanborgo
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03/04/2018 00:37:02