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Il biturgense Alessandro Riguccini sul ring per il titolo mondiale di pugilato
Si combatterà il 22 aprile in Messico, con il supporto di Vivi Altotevere Sansepolcro
Otto lettere che compongono una parola dove all'interno è custodito il sogno di una vita: mondiale. Il 29enne di Sansepolcro, Alessandro Riguccini, il prossimo 22 aprile salirà sul ring per il titolo mondiale di pugilato. Da diversi mesi, insieme alla moglie, si trova in Messico con il supporto del Vivi Altotevere Sansepolcro per perfezionare l'arte della boxe e perché no, ora anche per diventare campione del mondo di questa disciplina. "Finalmente – afferma quasi commosso Alessandro Riguccini - dopo avere vinto 16 incontri da professionista (di cui 12 per KO) e non avere ricevuto nessuna sconfitta, ho avuto la possibilità di salire sul ring per il titolo mondiale anche nella boxe; inoltre, sarà messo in palio anche il titolo intercontinentale della IBF nello stesso incontro e il che mi permetterà, in caso di vittoria, di entrare nei primi 15 al mondo anche di quella federazione". Quali soddisfazioni si prova? "Sono molto appagato dalla cosa: da piccolo sognavo di essere campione del mondo nella kickboxing: ci sono riuscito per quattro volte e anche nella federazione più importante (ovvero la WAKO PRO), ma non mi sarei mai aspettato ne di arrivare a 16 vittorie senza nessuna sconfitta nel pugilato professionistico, ne tantomeno di avere l'opportunità di combattere per un titolo mondiale". Conosci già il tuo avversario? "Sì, è Jesus Antonio Rios: è molto forte e vanta un curriculum spaventoso composto da 36 vittorie (29 per KO), 9 sconfitte e 1 pari per un totale di 46 incontri professionistici: ben 30 più di me e ha già combattuto più volte nella distanza delle 12 riprese. Però, bisogna tenere conto anche dei quasi 200 match che ho nella kickboxing (tra quelli dilettantistici e professionistici) che potrebbero darmi quell'aiuto necessario a compensare la differenza di esperienza". Quando e in quale luogo si svolgerà l'incontro? "Sarà in Messico sabato 22 aprile, esattamente nella linea di confine con gli Stati Uniti: la città si chiama Tijuana – Baja". E poi il ritorno in Italia come promesso? "Prima voglio vedere come uscirò da questo difficilissimo match: non saprei cosa mi si potrebbe prospettare in caso di vittoria con un avversario di questo rango". In caso di successo quale primato avrebbe Alessandro Riguccini? "Sarei l'unico nella storia ad aver detenuto il titolo mondiale di pugilato e di tutte e tre le specialità della kickboxing: ovvero Kickboxing, Full Contact e K1; una cosa davvero senza precedenti, tenendo conto che mi sono tra l'altro laureato con 110 e lode in Ingegneria Informatica". Quanto è importante il supporto dei tuoi concittadini? "Conta molto, pur essendo l'Italia un Paese dove gli sport da combattimento non sono molto seguiti. Ci tengo a ringraziare ancora una volta Marco Piccini e Marcello Brizzi per avermi sostenuto attraverso la Vivi Altotevere Sansepolcro, oltre che essere riusciti a farmi trovare un accordo con Errea. Ma ringrazio anche i miei familiari per starmi vicini in questi momenti di difficoltà e spero di riuscire a portare il titolo mondiale di pugilato per la prima volta nella storia a Sansepolcro".
Redazione
© Riproduzione riservata
11/04/2017 13:34:56
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