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Stop all'autoinfermieristica in Valdarno: interviene il Sindaco Silvia Chiassai Martini

“La carenza di medici colpisce ancora una volta la sanità del nostro territorio"

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Il Sindaco di Montevarchi Silvia Chiassai Martini interviene duramente sull’interruzione del servizio: “La carenza di medici colpisce ancora una volta la sanità del nostro territorio, con gravi ripercussioni sull’emergenza-urgenza. Con il nuovo anno, sotto la solita definizione di “riorganizzazione del servizio”, si nasconde in realtà la chiusura della sperimentazione dell’autoinfermieristica che nel corso 2024-2025 aveva dimostrato risultati e performance eccellenti.

Si tratta di un servizio nato proprio per sopperire alla mancanza di medici dell’emergenza territoriale, con infermieri su mezzi dedicati a supporto del 118 e dei servizi locali, che stava funzionando bene, dando risposte importanti e concrete alla popolazione, da rendere incomprensibile la decisione dell’Asl Toscana Sud Est di interromperlo. Una scelta che si inserisce in una cronica carenza di personale che denuncio da anni senza che siano state individuate soluzioni in grado di tutelare i servizi, i cittadini e le professionalità che ogni giorno operano a difesa della nostra salute. Molte promesse mai mantenute da parte della Regione, soprattutto a campagna elettorale terminata

L’interruzione dell’autoinfermieristica è l’ennesima dimostrazione che non si investe sulla sanità territorio, non si destinano risorse adeguate a copertura delle necessità, ma si procede con un progressivo taglio dei servizi essenziali, come quelli dell’emergenza urgenza. In Valdarno questa situazione è evidente con il depotenziamento progressivo dell’ospedale, carenza di personale medico, infermieristico e di oss, con il pronto soccorso in perenne difficoltà e criticità mai risolte.

La chiusura del servizio avrà pesanti ripercussioni sull’efficacia dell’intervento. Nei casi in cui non fosse disponibile l’automedica, eventualità sempre più probabile vista la mancanza di medici, gli infermieri saranno costretti a salire esclusivamente sulle ambulanze e a occuparsi di tutti i codici, con un ulteriore indebolimento del sistema. Questo comporterà una minore copertura del territorio e un inevitabile allungamento dei tempi.

Non si comprende questo ulteriore passo indietro nei confronti della sperimentazione di un servizio che funziona in molte parti d’Italia, ma evidentemente non è così in Toscana e, soprattutto, non è così nel Valdarno. Naturalmente non mi fermerò alla denuncia, ma porterò questa ennesimo problema sui tavoli di confronto con Asl e Regione Toscana, perché non si può continuare a sostenere che “vada tutto bene” per poi tagliare i servizi fondamentali, nel silenzio più assoluto e con un blitz a fine anno”

Redazione
© Riproduzione riservata
30/12/2025 13:47:45


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