Gestione impianti sportivi a Umbertide: un dramma!

Locchi: l'amministrazione decide in maniera verticistica senza coinvolgimento dei cittadini
A ridosso dell’inizio della stagione calcistica per “grandi” e “piccini”, torniamo a parlare della gestione degli impianti sportivi di Umbertide. Prima delle ferie estive avevamo assistito sia in consiglio comunale che fuori a critiche in merito ai bandi di gara per l’assegnazione della gestione dei campi da calcio umbertidesi per i prossimi 5 anni. Ad oggi non ci pare che tali critiche, seppur fondate, abbiano prodotto un minimo risultato. L’ amministrazione comunale è andata avanti con la sua decisione che ha comportato la concessione in proroga per 4 impianti su 5 e la pubblicazione di un bando per lo stadio Morandi che vede ad oggi due assegnatari dell’impianto: uno per il calcio e uno per l’atletica. Non entriamo nel merito dei criteri che hanno portato a questa differente impostazione che appaiono tuttavia incomprensibili: ovviamente se qualcuno si riterrà penalizzato avrà tutto il diritto di far valere le proprie ragioni. Ci teniamo però a rimarcare quanto già evidenziato anche da Corrente in un precedente post e cioè che tutta questa partita è stata costruita senza un minimo ascolto e quindi confronto con il territorio. Come di consueto questa amministrazione ha deciso in maniera verticistica di seguire un iter che non ha visto il coinvolgimento di cittadini e di associazioni. Una prassi che oramai è diventato un “modus operandi”: basta guardare ai lavori in piazza Mazzini e al ponte pedonale sul Tevere. Due opere non prioritarie che hanno richiesto l’impegno di milioni di euro che potevano essere invece utilizzati sul versante della sicurezza, del rifacimento di marciapiedi che per la maggior parte sono impraticabili o inesistenti e/o per interventi di supporto alle molte famiglie umbertidesi che in questo momento vivono situazioni di forte difficoltà a causa della crisi che stanno attraversando molte aziende del nostro territorio.
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