Noto avvocato di Città di Castello accusato di appropriazione indebita e dichiarazione infedele

Avrebbe trattenuto per sé una parte dei risarcimenti delle compagnie assicurative
Secondo la Procura di Perugia, un noto avvocato di Città di Castello, si sarebbe appropriato di “parte del risarcimento erogato da istituti assicurativi ai propri clienti” per una cifra di almeno 210.414 euro, per questo dovrà rispondere dell’accusa di dichiarazione infedele, appropriazione indebita e autoriciclaggio..La ricostruzione accusatoria ritiene che l’avvocato si sarebbe occupato, su incarico dei clienti, anche della gestione del contenzioso stragiudiziale, fungendo da mediatore e referente con le assicurazioni al fine di ottenere la liquidazione transattiva dei danni. Incassati gli indennizzi, però, avrebbe versato ai clienti solo una quota parte dell'importo risarcito, trattenendo la differenza sul proprio conto corrente senza l’autorizzazione del cliente. Il denaro sarebbe stato utilizzato per l'acquisto di polizze assicurative o trasferite alla moglie e investito in altri prodotti finanziari. L’avvocato tifernate si è visto anche sequestrare 2.642.880 di euro, dal gip di Perugia. Gli ex clienti si sono costituiti parte civile. L’udienza è stata rinviata per un vizio di notifica. Il sostituto procuratore titolare del fascicolo ha annunciato il deposito di un supplemento di indagine e ulteriori contestazioni al professionista.
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