Valerio Scanu, il giustiziere, non si contiene più. E dopo Pupo fa a pezzi Tony Effe

Fa a pezzi il collega per la performance a Sanremo 2025 e l’uso inutile dell’autotune
Valerio Scanu non ha peli sulla lingua e torna a far parlare di sé con un nuovo attacco al vetriolo. Stavolta il bersaglio è Tony Effe, il rapper romano che a Sanremo 2025 ha presentato Damme na’ mano, finendo al 25° posto. Ospite di Maschio Selvaggio su Rai Radio 2, il cantante maddalenino ha sparato a zero: "Tony Effe non sa cantare, non è intonato per niente. Neanche la forza di uno strumento potente come l’autotune è riuscito a salvarlo". Un'affermazione che ha riacceso il dibattito sull’uso dell’autotune nel panorama musicale italiano, con Scanu che si erge sempre più a "giustiziere della canzone", pronto a denunciare ciò che non gli va giù.
Un vulcano di polemiche: le ultimissime
Non è la prima volta che Valerio Scanu fa tremare il mondo dello spettacolo con le sue dichiarazioni. Reduce dalla finale di Ora o Mai Più, dove si è classificato quinto, il cantante sardo non ha risparmiato critiche al programma di Rai 1. In un’intervista a Fanpage.it, ha svelato retroscena tagliati dalla messa in onda: "Hanno eliminato una parte in cui borbottavamo durante un’esibizione. Quando Marco Liorni ha chiesto spiegazioni, nessuno ha fiatato. Io ci ho provato, ma gli altri sono rimasti zitti". Uno sfogo che dimostra quanto Valerio Scanu non tema di mettere in discussione anche le dinamiche televisive, pur di dire la sua verità.
E che dire della recente stoccata a Pupo? Dopo anni di frecciate reciproche, Scanu ha risposto all'ex coach di Ora o Mai Più che lo aveva definito "ignorante e presuntuoso", dimostrando che il suo spirito battagliero non si è mai spento. Da Sanremo 2010, vinto con Per tutte le volte che…, a oggi, Valerio sembra aver fatto della schiettezza la sua arma vincente, un vero paladino della musica "che si canta sul serio".
Tony Effe e l'autotune: sotto accusa Sanremo 2025
Tornando all’attacco a Tony Effe, Valerio Scanu non si è limitato a criticare l’intonazione del rapper. "Andare a Sanremo senza saper cantare? Ce ne sono tanti, ma Tony è il più emblematico. Non sto scoprendo l'America, lo sa anche lui", ha dichiarato con la sua solita verve. Il cantante ha poi affondato il colpo sull’autotune, strumento sempre più discusso: "Con Damme na’ mano, neanche quello è bastato a intonarlo". Un'osservazione che si inserisce in un contesto più ampio: anche Olly, vincitore di Sanremo 2025 con Balorda Nostalgia, è finito nel mirino per l'uso dell'autotune, al punto da rinunciare all’Eurovision, dove il software non è ammesso. Eppure, Valerio Scanu ci tiene a precisare che non c’è nulla di personale: "Lo dico con la massima simpatia per Tony Effe". Una cortesia che non attenua la potenza delle sue parole, destinate a dividere il pubblico tra chi lo acclama come voce della verità e chi lo considera troppo tranchant.
Il giustiziere della musica: Valerio Scanu incontenibile
Da Amici di Maria De Filippi alla vittoria a Sanremo, Valerio Scanu ha sempre avuto una carriera segnata da talento e provocazioni. Oggi, a 34 anni, sembra più determinato che mai a dire ciò che pensa, senza filtri. Che si tratti di denunciare l’abuso di autotune, di svelare i retroscena di un programma tv o di rispondere per le rime a un collega, non si tira indietro. "Ho vinto Sanremo senza corsivo e autotune", ha ricordato con orgoglio in un’intervista a Fanpage.it, sottolineando il valore del canto autentico in un’epoca dominata da effetti e apparenze.
Il suo ultimo attacco a Tony Effe è solo l’ennesima prova di un carattere che non accetta compromessi. E mentre il web si divide – tra chi lo sostiene e chi lo critica – una cosa è certa: Valerio Scanu è tornato, più agguerrito che mai, pronto a scuotere il panorama musicale italiano. Riuscirà il "giustiziere della canzone" a imporre la sua visione? Una cosa è sicura: non smetterà di far discutere.
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