Caprese Michelangelo, rubati due cani da caccia: l'appello dei proprietari
Offrono anche una ricompensa a chiunque è in grado di fornire informazioni utili
Aperta la loro gabbia nella notte e rubati due cani da caccia a Caprese Michelangelo. I proprietari lanciano un appello e offrono ricompensa a chiude dia notizie utili sugli animali. L’episodio risale alla notte tra il 17 e il 18 dicembre ed è già sotto i riflettori degli organi competenti: i proprietari, due persone che condividevano lo stesso box e la stessa squadra di caccia, hanno sporto denuncia verbale ai carabinieri della Stazione di Caprese Michelangelo i quali hanno subito avviato una minuziosa attività d’indagine. In primis interpellando il sistema di videosorveglianza comunale che potrebbe aver catturato immagini utili, quantomeno del passaggio di alcune macchine. I due cani, femmina e tra l’altro mamma e figlia di un certo valore non solo economico, da anni erano custoditi in un luogo isolato della frazione di Trecciano: siamo sulla strada che da Caprese capoluogo si arriva nella località Faggeta; insomma, uno spazio che occorre conoscere abbastanza bene per trovarlo. “Nel tardo pomeriggio – racconta uno dei proprietari – come sempre sono andato a riempire la ciotola, la mattina dopo che era in programma la battuta di caccia al cinghiale l’amara sorpresa: la gabbia era aperta, così come tolto il filo di lega annodato posto a protezione; evidente che gli animali stessi non hanno fatto da soli, ma che porti a pensare che ci sia la mano di qualcuno. Sono due femmine di segugio maremmano: quella di 10 anni, la mamma, ha le zampe anteriori e il muso bianco mentre l’altra di appena 18 mesi ha il corpo tigrato. Chi ci darà notizie sarà adeguatamente ricompensato”. Un brutto gesto che apre tanti punti interrogativi dove i militari dell’Arma sono chiamati ad indagare. Entrambi i cani, regolarmente denunciati ed in possesso di microchip sanitario, godevano di un ottimo stato di salute e addestrati per quello che riguarda nello specifico la caccia al cinghiale; entrambi impegnati con la squadra di caccia di Caprese Michelangelo. Notizia che in attimo si è sparsa a macchia di leopardo un po’ in tutto il centro Italia, attraverso specifici gruppi di caccia. A distanza di tre giorni, però, ai proprietari non è arrivata ancora nessuna notizia confortante che possa dare qualche speranza.
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