Cattedrale di Città di Castello gremita per l’evento finale “Una luce sui diritti” dell’Unicef
Per circa un mese ha riunito istituzioni, mondo della scuola e associazionismo
Per i diritti dei bambini e degli adolescenti in Altotevere si sono messi in gioco tutti: amministrazioni comunali, scuole, associazioni e tantissimi giovani di tutte le età, che hanno dato il proprio contributo alla manifestazione “Una luce sui diritti”, promossa dal Comitato Umbria dell’Unicef dal 20 novembre all’11 dicembre. Una grande presa di coscienza, alla quale nessuno si è sottratto, dell’importanza di tutelare e proteggere le prerogative dell’infanzia e dell’adolescenza nella società moderna e nelle comunità del territorio, di prevenire le situazioni di vulnerabilità e fragilità dei minorenni, di impedire la loro esclusione e il loro isolamento sociale. Dai territori di tutto l’Altotevere sono venuti tanti segnali di consapevolezza e voglia di fare, ma soprattutto tanti esempi e buone pratiche messi in campo per valorizzare la condizione dei giovani, per ricordare che attorno alle idee di rispetto, di educazione e di responsabilità si costruisce la possibilità di offrire loro di una cittadinanza realmente espressa e vissuta. Nell’evento conclusivo di ieri sera per i 50 anni dalla nascita di Unicef Italia, in una cattedrale di Città di Castello gremita di famiglie e rappresentanti del mondo della scuola e dell’associazionismo locale, il Coro di Giammy, la formazione giovanile costituita in memoria di Giammaria Ciampelli, ha sottolineato con i canti dei bambini delle scuole primarie di La Tina e Lerchi, ai quali si sono uniti anche gli alunni del Primo Circolo San Filippo, il protagonismo dei giovani nelle comunità della vallata e la giusta rivendicazione dell’attenzione che deve circondare il loro percorso di crescita. Un messaggio rimarcato dalla presidente di Unicef Umbria Iva Catarinelli, che, insieme alla referente dei progetti UNICEF e scuole per l’Alta Valle del Tevere Angela Monaldi, promotrice delle iniziative di “Una luce sui diritti” nel comprensorio, ha espresso soddisfazione per la straordinaria partecipazione di tutte le comunità della vallata alla mobilitazione per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Al ringraziamento a tutti gli otto Comuni del territorio, alle scuole, alle associazioni e alle realtà locali che hanno valorizzato la manifestazione con idee, progetti, iniziative e un’assunzione di responsabilità nei confronti delle nuove generazioni, è seguito l’auspicio che questo percorso possa proseguire ogni giorno al fianco dei minori, con esempi e fatti concreti. Un concetto fatto proprio anche dal vice sindaco di Città di Castello Giuseppe Stefano Bernicchi, che, con commozione, ha portato il saluto dell’amministrazione comunale, rappresentata nell’occasione anche dal sindaco Luca Secondi e dall’assessore ai Servizi Educativi Letizia Guerri, e, come nonno del piccolo Giammaria, anche della famiglia Bernicchi-Ciampelli. “I bambini sono il nostro tesoro più prezioso, pensiamo sempre che è importante dedicargli tutto il tempo possibile”, ha detto Bernicchi, aggiungendo: “Giammaria è sicuramente con noi stasera e ci sorride”. Il vice sindaco ha, quindi, ringraziato le rappresentanti dell’Unicef e tutti i presenti per la partecipazione alla manifestazione e il contributo agli eventi che si sono susseguiti, esprimendo la riconoscenza dell’amministrazione comunale per quanto è stato seminato in nome dei diritti dei minori e della convivenza civile. Ad avviare l’edizione 2024 di “Una luce sui diritti” è stato GO BLUE, progetto nazionale di Unicef e ANCI che in occasione della Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza ha colorato la torre civica di Città di Castello e altri monumenti dell’Alta Valle del Tevere, grazie all’adesione di tutte le municipalità del comprensorio. Poi, sono seguiti tanti eventi che hanno visto protagoniste le scuole statali e gli istituti paritari di ogni ordine e grado della vallata. Tra le attività legate alla promozione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza ci sono state la realizzazione di cartoline, disegni, l’invasione di parole gentili e di pace distribuite tramite negozi e mercati dagli alunni della scuola dell’infanzia e primaria. Inoltre, laboratori, letture, riflessioni, approfondimenti su alcuni diritti fondamentali, quali il diritto alla pace, all’istruzione, alla libertà, al rispetto reciproco, ad una sana nutrizione, condotti da parte degli alunni di scuola secondaria di primo e secondo grado. I ragazzi del corso alberghiero del Patrizi-Baldelli-Cavallotti di Città di Castello, ad esempio, hanno partecipato con il progetto “Pane Nostro”, che ha illustrato una simbologia legata al diritto alla vita e al suo ciclo: dai pani dell’eros, dell’amore, delle nozze, delle feste, di Natale, di Pasqua, a quelli dei bambini, dei morti e, infine, dei popoli, dei continenti e della loro libertà di esistere. Protagonisti della manifestazione sono stati anche le associazioni culturali e sportive, gli oratori, i doposcuola, i centri ricreativi, con letture, laboratori e attività sui diritti. Nell’ambito della convegnistica, il Centro Studi Villa Montesca ha proposto presso la sede dell’Università agli Studi LINK un incontro per docenti, educatori, genitori e ragazzi con esperti sulle problematiche della violenza adolescenziale, del bullismo, delle baby gang e della violenza di genere. Tra i luoghi particolari delle iniziative ci sono stati la Suola di musica comunale Puccini di Città di Castello, che ha organizzato incontri gratuiti di propedeutica musicale, il Castello Bufalini di San Giustino, che ha ospitato una rappresentazione, il cinema Astra di Pistrino, che ha proposto la visione di un film. A completare il programma sono stati la piantumazione di alberi, gli addobbi degli alberi di Natale. In appendice al calendario, a Umbertide, il 19 dicembre verrà proposto “Smile”, un concerto dell’orchestra della pace “Aldo Capitini” dell’Istituto Comprensivo di Umbertide, Montone e Pietralunga.
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