Casentino, gli imprenditori di Confcommercio “serve una governance del turismo”
La richiesta è stata formulata agli amministratori della vallata
Gli imprenditori turistici del Casentino lanciano un appello agli amministratori locali: creare una governance del turismo che possa dare alla vallata una visione unitaria e strategie condivise. “Chiediamo un organismo misto pubblico-privato che coordini le iniziative, garantendo continuità e una forte identità turistica al territorio,” ha spiegato Luca Boccalini, responsabile di Confcommercio Casentino, durante l’incontro con gli amministratori dei Comuni casentinesi organizzato nella sede di Bibbiena insieme al consiglio direttivo delle attività ricettive.
Attraverso la Confcommercio gli operatori hanno anche espresso apertura verso l’istituzione di una tassa di soggiorno, ma con un obiettivo preciso: “Deve finanziare questo organismo, essenziale per rendere il Casentino competitivo. Al momento il panorama è troppo frammentato,” ha sottolineato Boccalini.
A coordinare l’incontro insieme a Boccalini, la responsabile dell’area turismo di Confcommercio Toscana Laura Lodone, che ha ricordato il ruolo cruciale delle DMO (Destination Management Organization): “Una destinazione turistica non è solo fatta di risorse artistiche e naturali, ma anche di immagine, marketing, servizi, accessibilità e infrastrutture. Coordinare questi elementi aumenta l’attrattività, come dimostrano esempi vicini, come Arezzo, e molte località italiane ed estere”.
Lodone ha poi evidenziato i limiti di approcci episodici: “Gli interventi finanziati da Toscana Promozione non bastano. Serve continuità per promuovere il Casentino come destinazione di riferimento e dare alle imprese certezze per pianificare investimenti strategici.”
Secondo Boccalini, molte iniziative locali sono già di successo, ma mancano di coordinamento: “Penso a Ortignano Raggiolo, inserito nei Borghi più belli d’Italia, o a Chiusi della Verna con i Cammini Francescani. Se lavoriamo insieme, l’Ambito Turistico Casentino può emergere. Basta individualismi: uniamo le forze”.
Confcommercio sottolinea che, qualora istituita, l’imposta di soggiorno dovrà avere regole uniformi per tutti i Comuni: “Un regolamento condiviso su esenzioni, giorni di applicazione e importi è indispensabile per evitare confusione e garantire equità,” ha precisato Lodone.
Il tema della regolamentazione riguarda anche il contrasto all’abusivismo. Lodone ha ricordato l’importanza dell’obbligo, entro il 1° gennaio 2025, del Codice Identificativo Nazionale (CIN) per tutte le strutture ricettive: “È uno strumento essenziale per identificare gli operatori irregolari, che danneggiano lo Stato, gli imprenditori corretti e i Comuni stessi, privati di dati utili per i fondi regionali”.
Il confronto tra imprenditori e amministratori continuerà nelle prossime settimane. L’obiettivo? Un piano operativo condiviso, una regolamentazione unica dell’imposta
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