Festival dell’Autobiografia ad Anghiari dal 27 al 29 settembre
“Raccontare la terra. Acque, Terre, Cieli”
Si avvicina l’appuntamento con il Festival dell’Autobiografia 2024, in programma ad Anghiari (provincia di Arezzo) dal 27 al 29 settembre, grazie come sempre all’organizzazione della Libera Università dell’Autobiografia. “Raccontare la Terra” è il titolo di questa edizione che affronterà il tema dell’ambiente dalla prospettiva della narrazione ecologica, auto e bio-grafica, affidandosi alle diverse declinazioni di indagine che verranno proposte da autorevoli personalità della cultura. Sullo sfondo, nel rispetto della missione della LUA, l’incontro tra memoria, scrittura e natura.
“Ci è dato raccontare la Terra perché è lei la grande ispiratrice demiurgica e fondatrice che, da sempre – scrive Duccio Demetrio – sa raccontarsi e assai più delle nostre fantasie in mille immote o metamorfiche forme. Ci ha insegnato a scriverne le gesta, a tradurre in ogni lingua le biografie di ogni essere vivente; ad essere l’autobiografa di se stessa affidandoci il compito sacro di proteggerla innanzitutto da noi stessi e di diventarne i custodi e i suoi più premurosi scrivani.
Il Festival 2024 inizierà ufficialmente venerdì 27 settembre alle ore 15:00 con i saluti del fondatore Duccio Demetrio, della presidente Stefania Bolletti e del sindaco di Anghiari Alessandro Polcri e si protrarrà fino a domenica. Saranno tre giorni intensi, caratterizzati dalla presenza di illustri ospiti, a partire da Tommaso Giartosio, finalista al Premio Strega con “Autobiogrammatica”, che domenica mattina a conclusione del dialogo con il direttore del Festival Roberto Scanarotti riceverà il Premio “Città dell’Autobiografia”. Il Premio “Centro Nazionale Ricerche e studi autobiografici” andrà all’antropologo Pietro Clemente, presidente della Società Italiana per la Museografia e i Beni Demoantropologici e anche delle Iniziative Demo-etno-antropologiche e di Storia Orale in Toscana.
Tra i protagonisti di questa edizione del Festival anche il critico letterario e scrittore Piero Dorfles, l’antropologo Maurizio Bettini, l’entomologo Gianumberto Accinelli, l’alberologo Tiziano Fratus e tante altre personalità che con le loro testimonianze approfondiranno i vari temi legati al raccontare la terra e a quel sentimento di rispetto che deve muovere ognuno di noi.
La mattina di venerdì, quindi prima dell’inizio ufficiale del Festival, i primi dodici soci della LUA iscritti potranno partecipare a una passeggiata con scritture sui Monti Rognosi, a cura del Circolo Thoreau della LUA, mentre sabato 28 settembre alle 17:15 si terrà la premiazione dei vincitori della terza edizione del concorso nazionale “L’albero delle ciliegie. Una storia tira l’altra”.
Ospite speciale del Festival 2024 sarà Fabio Volo, poliedrico autore che con i suoi libri tradotti in tutto il mondo ha fatto avvicinare alla lettura e all'interesse per le storie di vita persone di ogni età e di ogni dove. A lui verrà consegnato il premio straordinario “Amico della LUA”.
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