Morta in ospedale ad Arezzo: Asl e due medici condannati a risarcire la famiglia
La diagnosi sarebbe stata sbagliata
Cinzia Patricolo morta a 47 anni, sentenza del giudice civile di Arezzo condanna Asl e due medici a risarcire i familiari con una importante somma perché la diagnosi sarebbe stata sbagliata. Non era una pancreatite ma una occlusione intestinale che nel giro di 11 ore dall'accesso al pronto soccorso del San Donato - accusava dolori al ventre - portò all'arresto cardiaco e dopo altre 6 ore ci fu il decesso della donna. Era il 2017 e la tragedia suscitò grande commozione. L'avvocato Donata Pasquini per la famiglia presentò esposto alla procura: il procedimento penale si è concluso con un nulla di fatto mentre il processo civile adesso sfocia nella sentenza del giudice Carmela Labella che evidenzia imprudenze, omissioni e imperizie nell'accertamento e cura e impone il risarcimento ad azienda sanitaria e, in solido, ai medici che seguirono la donna, verso genitori, sorella e compagno di Cinzia. Per la paziente, bariatrica, in passato sottoposta ad intervento di riduzione, fu letale un volvolo intestinale che provocò lo shock settico e il decesso.
Commenta per primo.