Muore e lascia tutto in eredità alla Asp "Muzi Betti" di Città di Castello
Straordinario gesto di solidarietà e umanità di un benefattore scomparso a gennaio
Lascia tutto in eredità alla “residenza protetta”. Casa, titoli bancari e denaro alla Asp “Muzi Betti” per un cospicuo valore economico: straordinario gesto di solidarietà e umanità di un benefattore originario di Città di Castello, scomparso lo scorso mese di gennaio che ha deciso di donare tutti i suoi beni alla struttura tifernate che ospita anziani e adulti in condizioni di disagio, non autosufficienza, e disabilità. La ragguardevole somma servirà in parte per adeguare e rinnovare una porzione dell’intero complesso strutturale e migliorare il soggiorno degli ospiti. “Qualche mese fa – dichiara con un pizzico di commozione e soddisfazione la Presidente dell’Asp “Muzi Betti”, Annalisa Lelli, affiancata dai membri del consiglio di amministrazione, Vittorio Massetti, Ivano Rampi, Goretta Morini e Sabrina Balducci - abbiamo ricevuto la chiamata di un avvocato che ci comunicava la decisione di un signore che aveva lasciato nel testamento tutti i suoi beni alla Muzi Betti. Siamo rimasti tutti estremamente piacevolmente sorpresi da tanta umanità e solidarietà e a breve entreremo in possesso del lascito: essendo una buona somma abbiamo pensato di investire questi soldi in un adeguamento e rinnovamento strutturale. Non saranno certo sufficienti data la grandezza della struttura ma sicuramente ci daranno una grande mano per iniziare questi lavori per migliorare il soggiorno dei nostri ospiti.” Si tratta senza dubbio di una consistente donazione che fa seguito ad un periodo contraddistinto da diversi episodi spontanei di solidarietà di associazioni, società rionali e sportive, pro loco, service, cittadini nei confronti di una struttura che fa parte integrante da decenni della storia cittadina e della comunità tifernate. Una notizia a dir poco positiva che giunge nei giorni in cui è stato approvato il bilancio consuntivo 2023 che presenta un utile di esercizio di 111.734,72 euro. Nel 2023 rispetto al 2022 abbiamo avuto un aumento del valore della produzione. L’aumento del valore della produzione – spiega la Presidente Lelli - è stato determinato dalla crescita dei ricavi e prestazioni rese che si è registrato nel 2023 rispetto all’anno precedente. Tale aumento riguarda la quota sanitaria, sociale e privata. I costi della produzione sono cresciuti in misura inferiore rispetto al valore della produzione. La utile di esercizio è data principalmente dall’aumento di: valore della produzione (ricavi) dovuto all’aumento degli ospiti presenti nella struttura nella 2023 rispetto al 2022 e ad un contenimento dei costi”. Oltre al piano degli investimenti per il 2024, che sarà integrato grazie alla donazione, che prevede interventi di tinteggiatura camere, lunghi percorsi e spazi comuni, manutenzione impianti ed attrezzature oltre gli spazi esterni, la presidente Lelli ed il Cda della “Muzi Betti” hanno comunicato il piano assunzione di personale mediante avviso pubblico, della procedura di stabilizzazione diretta di 3 unità di personale socio sanitario, profili professionale infermiere, ai sensi dell’art 1 comma 268 L.n.234 del 30/12/2021 s.m.i.. Dal 1 maggio 2024 sono stati assunti a tempo indeterminato. Inoltre a fine 2024 o primi 2025 si prevede, in seguito a pensionamenti, l’assunzione di nuovo personale.” Lo scorso mese di Aprile l’Asp “Muzi Betti”, prima in Italia ha inaugurato un inedito progetto denominato “edicola alla residenza protetta”, riservato agli ospiti. Grazie al buon cuore e alla disponibilità di un privato che ha garantito la copertura economica del progetto, ideato e promosso dal comune attraverso il Servizio Stampa e i Servizi Sociali, gli anziani e gli ospiti possono leggere, sette giorni su sette, festivi compresi, alcuni quotidiani con cronaca locale, regionale e nazionale in un angolo dedicato proprio alla lettura dove fa bella mostra di sé anche una libreria con volumi e libri a portata di mano. Il progetto che ha registrato il sostegno e patrocinio dell’Ordine Nazionale e Regionale dei Giornalisti, della Fnsi (Federazione Nazionale della Stampa), di Asu, dei quotidiani, ed il plauso del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega all’informazione e all’editoria, Alberto Barachini, si basa prima di tutto sulla diffusione della lettura dei giornali come strumento e buona pratica vitale (come per tutti gli altri canali di informazione audio-video e radio) di informazione sui fatti ed avvenimenti in particolare della propria comunità locale e non solo e sulla necessità di dare sempre più risalto anche nei canali istituzionali alle notizie che riguardano gli anziani e la terza età più in generale prevedendo talvolta su questioni di particolare interesse sociale anche il coinvolgimento di sindaco, amministratori pubblici e dirigenti del comune di Città di Castello pronti ad illustrare agli ospiti, notizie e fatti riportati dai giornali stessi che magari interessano da vicino. Il sindaco appresa la notizia del bellissimo gesto spontaneo di solidarietà della donazione ha formulato i più sentiti ringraziamenti alla memoria di chi lo ha messo in pratica dimostrando “umanità e vicinanza concreta nei confronti di una struttura la Muzi Betti che parte integrante della comunità tifernate e orgoglio di tutti noi”.
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