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Pieve Santo Stefano, borsoni sportivi abbandonati: rimossi, ma è mistero

Sono marchiani Sanpaimola. La società: "Ci scusiamo tanto, ma non siamo stati noi"

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“Ci scusiamo profondamente, ma non siamo stati noi come società a far questo e mi trovo anche in forte difficoltà nel capire cosa e come sia realmente accaduto”. Il presidente della Sanpaimola, società calcistica romagnola, fa subito chiarezza in merito alle 17 borse sportive che ieri mattina sono state rinvenute ammassate a Pieve Santo Stefano lungo il tracciato della vecchia Tiberina 3bis, in uno spiazzo compreso tra lo svincolo nord della E45 e l’abitato di Valsavignone. Borse di colore rosso in cui è impresso il logo della Sanpaimola, società sportiva romagnola la cui prima squadra milita del campionato di Eccellenza. La prima ipotesi è stata quella di un furto effettuato ai danni della società, seppure il presidente Alex Cocchi ha subito smentito ciò e nel circuito dei carabinieri non ci sono denunce in merito. “Ho contattato tutti i tecnici e collaboratori della società – puntualizza – e nessuna squadra ha subito un furto di borse né in queste ore e neppure nel passato, oltretutto un numero anche importante che equivale praticamente ad una formazione completa. Dalle foto che ci sono arrivate posso dire che sono borse di alcune stagioni fa e oltretutto appartenenti alla prima squadra poiché, in un lato, è presente il numero di maglia. Non ho veramente idea cosa possa essere accaduto: l’unica cosa che mi può venire in mente è che noi siamo stati uno dei Comuni alluvionati lo scorso mese di maggio e fra tutte le cose danneggiate che abbiamo dovuto gettare vi erano anche della borse; le avevamo comunque messe negli appositi siti di stoccaggio indicati dal Comune e quindi mi verrebbe da pensare, seppure utilizzare il condizionale è d’obbligo, che terze persone le abbiano prese impropriamente e nel momento in cui non servivano più le hanno gettate in maniera inopportuna. Oltretutto – puntualizza il presidente – sarebbe assurdo che una società come la nostra debba percorrere tutti quei chilometri, arrivare addirittura in Toscana, per andare a gettare borse sponsorizzare quando proprio davanti alla nostra sede c’è una discarica che ritira il materiale. Non vogliamo affatto che venga infangata l’immagine della società con questo episodio compiuto da terze persone – termina – abbiamo un settore giovanile con oltre 300 bambini distribuiti in varie strutture ed una prima squadra, con sede a Conselice, che milita nel campionato di Eccellenza Umbra”. Società, quindi, che si è impegnata nel ritiro e smaltimento delle stesse borse, seppure gli operai del Comune di Pieve Santo Stefano hanno già provveduto a rimuovere le borse e stoccarle nel proprio magazzino. “Mi sono messo subito in contatto con la società – afferma l’assessore Luca Gradi – ed il presidente è stato molto gentile, nonostante erano all’oscuro di tutto. Si è comunque subito attivato e io l’ho invitato prossimamente a Pieve Santo Stefano per una partita amichevole tra la Sulpizia e la Sanpaimola”.

Redazione
© Riproduzione riservata
08/09/2023 13:47:51


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