Maturità, Valditara: “La prova orale sarà solo un colloquio, niente verifiche disciplinari"
"Agli studenti dico: state sereni”
«La prova orale di maturità sarà solo un colloquio su quanto si è assorbito durante l'anno e sulle scelte future». Niente più domande su italiano, matematica e «preparazione disciplinare». Perciò, «gli studenti che si stanno preparando in modo stressante all'esame, stiano tranquilli». È il messaggio del ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara dal podio della Scuola di formazione politica della Lega a Milano. Il ministro di è rivolto agli studenti che il 21 giugno si approcceranno alla prima prova scritta di maturità: serve «riportare serenità nelle classi e nelle scuole» in vista di questo esame.
Il ministro ha poi parlato a lungo di edilizia scolastica, fondi alla scuole e Pnrr: «Qualcuno dice che stiamo tagliando risorse alla scuola, assolutamente falso. Nella finanziaria ci sono state più risorse per le scuole, le abbiamo aumentate in maniera significativa. Ma anche in riferimento al Pnrr, non abbiamo mai detto che tagliamo le risorse. Ma stiamo scherzando?». Il governo, ha aggiunto Valditara, «non applicherà alcun taglio», ma «con atteggiamento responsabile, chiediamo alla Commissione europea di considerare raggiunti gli obiettivi anche scontando l'aumento dell'inflazione». Alla Commissione Ue, vuole infatti spiegare che, «siccome i costi dei materiali sono aumentati del 30% e le risorse sono sempre le stesse - e le spenderemo tutte, ci tiene a precisare - diremo che ne abbiamo trovate di aggiuntive, ma andranno su canali separati perché non potranno essere considerate parte del Pnrr».
«Altro grande impegno», dice ancora il ministro, «è trovare incentivi per le aree di frontiera affinché non ci sia la fuga dei docenti. Penso ad esempio a un piano casa per i pubblici dipendenti e gli insegnanti in modo particolare». Valditara ha parlato di «17 mila docenti in fuga dalla Lombardia», secondo alcune rilevazioni, mentre «i dati del ministero sono ancora più drammatici: in alcune zone c’è una scopertura di docenti del 32%».
Poi torna sul tema delle aggressioni a scuola: «Sapete quante segnalazioni mi stanno arrivando di aggressioni che riceve il personale della scuola? È impensabile che un docente venga preso a schiaffi e a pugni. E anche sull’assicurazione per i docenti, com’è possibile che nessuno ci abbia pensato prima? Tutta la Pubblica amministrazione è assicurata, solo il personale della scuola no». E conclude: «Credo che sia fondamentale la cultura del lavoro. Noi amiamo, rispettiamo e valorizziamo la nostra Costituzione. L’articolo 4 dice che il diritto e il dovere di lavorare è da mettere al centro sin dalle elementari. Perciò la scuola deve formare a essere cittadini consapevoli ma deve dare opportunità di affermazione professionale, perché se non lo fa non realizza a pieno i suoi obiettivi, a dispetto di chi a sinistra ritiene non sia importante introdurre la cultura del lavoro a scuola». E infine: «L’alternanza scuola-lavoro è fondamentale».
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