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Milano, muore a vent’anni dopo due cucchiai di tiramisù

La procura apre un’inchiesta: ci sono quattro indagati

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Sono bastati due cucchiaini di tiramisù per mandarla in shock anafilattico. Dopo poco più di una settimana di coma, è morta all’ospedale San Raffaele di Milano una ragazza di vent’anni.

La notte tra il 26 e il 27 gennaio era andata a cena col suo fidanzato in un ristorante vegano di Corso Garibaldi a Milano. Il ristorante - è bene precisarlo subito - sembrerebbe estraneo ai fatti. La coppia aveva già mangiato lì in altre occasioni.

Al termine della cena hanno ordinato un “Tiramisun” , un dolce che doveva essere completamente vegano che nell’etichetta non riportava la presenza di latte. La vittima infatti aveva una ipersensibilità allergica ai latticini. Sono bastati pochi cucchiaini per farla star male. È andata in bagno subito, è uscita, ha chiesto aiuto. Nel giro di pochi istanti è finita in shock anafilattico. Un’ambulanza d’urgenza l’ha trasportata all’ospedale San Raffaele, dove i medici hanno fatto il possibile per salvarla. Ma, dopo nove giorni di coma, la ventenne è morta ieri.

Subito la procura di Milano ha aperto un fascicolo e ha chiesto a polizia e carabinieri del Nas di sequestrare il “Tiramisun”. Nel locale c’erano sette vasetti. Gli esiti degli accertamenti qualitativi dimostrano che all’interno erano presenti proteine del latte ma non si sa ancora in che quantità: sono attesi, infatti, gli esiti delle analisi quantitative.

Il dolce è prodotto da un’azienda del milanese che fa solo tiramisù, di tutti i tipi. Gli ispettori dell’Ats e i carabinieri del Nas stanno effettuando un sopralluogo nella sede per capire in che modo venissero prodotti i dolci. Nel frattempo, il prodotto è stato ritirato dal mercato. Il ministero della Salute, infatti, ha diramato un comunicato per il richiamo del dolce che “può contenere le tracce di latticini. Si invitano i consumatori - si legge sul sito del ministero - a non consumare il prodotto e a riportarlo al punto vendita per il rimborso”. Ma nel corso degli accertamenti si è affacciata anche un’altra ipotesi, tutta da accertare. Nella maionese del panino mangiato dalla vittima parrebbe ci fosse anche traccia di uovo. E la ragazza era allergica anche all’uovo. Non è ancora chiaro, però, se in passato avesse già mangiato quel panino.

Le indagini del pm Luca Gaglio e della procuratrice aggiunta Tiziana Siciliano, che hanno aperto un fascicolo per omicidio colposo nei confronti di quattro persone ora indagate. Non si esclude alcuna pista in vista dell’autopsia sul corpo della vittima che non sarà eseguita prima di giovedì.

Notizia e foto tratte da La Stampa
© Riproduzione riservata
06/02/2023 20:28:09


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