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Pensioni, stretta sulla riforma: ecco le 3 ipotesi sul tavolo del governo

Calderone punta a chiudere per l’estate. Via al dialogo con le parti sociali

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Il ministro del Lavoro punta a varare entro l’estate, una riforma complessiva delle pensioni, puntando a semplificare, razionalizzare, rimettere mano a tutte le gestioni e di chiudere con gli interventi 'tampone' che di anno in anno vengono inseriti in ogni manovra finanziaria" per superare il cosiddetto scalone Fornero. Stamattina alle 10 Elvira Calderone ed il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti aprono ufficialmente il nuovo Cantiere pensioni incontrando tutti assieme sindacati (Cgil, Cisl, Uil e Ugl) ed associazioni datoriali, da Confindustria a Confcommercio e Confesercenti, dagli artigiani alle cooperative alle associazioni del mondo agricolo.
Secondo la ministra del Lavoro l'obiettivo di questo primo tavolo sulle pensioni non è quello di «fare parole ma di attivare un confronto ampio che coinvolga tutti gli attori per arrivare a un percorso di riforma incentrata sulla flessibilità» dando finalmente certezza a chi deve andare in pensione ma anche guardando alla sostenibilità dell’intero sistema. «Penso – ha spiegato l’altro giorno in Senato Elvira Calderone - che si debba tener conto di situazioni oggettive e soggettive, abbiamo lavoratori che sempre più in avanti avranno quote esclusivamente con il sistema contributivo». Secondo la ministra, in questo quadro, «può essere utile la ricostituzione di un nucleo di verifica della spesa previdenziale, per andare a definire correttamente i pesi delle singole gestioni e capire come si parlano o non si parlano» perché a volte i versamenti contributivi nelle varie gestioni non si armonizzano.
Calderone, in particolare, mira «ad avviare un percorso articolato di analisi e confronto finalizzato ad esaminare proposte di intervento sull'attuale sistema previdenziale e a valutare l'impatto economico e sociale di possibili soluzioni di natura strutturale» spiegano da via Veneto. Quello di oggi sarà dunque solo il primo di una serie di tavoli tecnici e non solo: l'incontro oltre a raccogliere le posizioni di tutte le parti sociali servirà anche ad articolare un calendario ad hoc sui temi specifici che saranno poi oggetto dei successivi incontri.
Stando al Decimo rapporto di Itinerari previdenziali presentato ieri alla Camera il sistema pensionistico italiano in senso stretto non ha problemi di sostenibilità, però occorre separare una volta per tutte l’assistenza dalla previdenza posto che dal 2008 ad oggi questa spesa è praticamente raddoppiate toccando quota 144 miliardi su una spesa complessiva di 517,7. Ma, come avverte il presidente di IP Alberto Brambilla, «la stabilità rischia di essere minata dalle troppe eccezioni alla riforma Monti-Fornero, dall’incapacità di affrontare adeguatamente l’invecchiamento della forza lavoro e dal livelli occupazionali da fanalino di coda in Europa».

Il piano del ministro
Calderone attraverso il dialogo con le parti sociali che parte oggi ed una serie di tavoli specialistici, come ha spiegato in Senato, punta a mettere in campo una revisione del sistema pensionistico «nel segno della solidarietà e della sostenibilità per le future generazioni». Tre gli obiettivi principali. Innanzitutto, si mirerà a chiudere la stagione delle forme sperimentali di accesso alla pensione puntando invece ad un sistema di forme di pensionamento integrate che consenta di individuare l’accesso a pensione più compatibile con le esigenze personali e sanitarie del lavoratore e al contempo di ricambio generazionale dei datori di lavoro, evitando pericolosi ‘scaloni’ anagrafici. Quindi si perseguirà una razionalizzazione degli strumenti di prepensionamento attualmente esistenti, prevedendo forme sostenibili di compartecipazione fra oneri a carico del datore di lavoro e dello Stato con esodo dei lavoratori più vicini alla pensione e percorsi “mirati” di staffetta generazionale; al contempo saranno verificate, a favore delle generazioni più giovani, forme di garanzia pensionistica nel caso di carriere contributive discontinue. Infine si disegneranno forme di potenziamento della posizione pensionistica in modo da formare in modo consapevole una futura rendita adeguata al tenore di vita con oneri calcolati secondo i principi generali del nostro ordinamento pensionistico e si introdurranno forme di sinergia con le forme di previdenza complementare, ideando nuove campagne di adesione ai fondi di secondo pilastro come un nuovo “anno zero” di destinazione del Trattamento di fine rapporto per i lavoratori dipendenti, adeguando la soglia di deducibilità dei contributi di secondo pilastro.


I sindacati
Per Cgil, Cisl e Uil, «occorre definire un’età d’accesso alla pensione intorno a 62 anni, come avviene nel resto della Ue» senza penalizzazioni esplicite, oppure consentire a tutti l’uscita con 41 anni di contributi. Poi, come spiega il segretario confederale della Uil, Domenico Proietti, «bisogna pensare alle future pensioni dei giovani, che a causa della precarietà di questi anni presentano buchi di contribuzione rilevanti che vanno colmati. È necessario riconoscere alle donne un anno di anticipo pensionistico per ogni figlio, valorizzare ai fini della contribuzione il lavoro di cura svolto all’interno delle famiglie e rendere strutturale Opzione donna nella sua versione originaria». E ancora, «bisogna ripristinare la piena rivalutazione delle pensioni in essere recuperando una parte del montante perso. Occorre, infine, riaccendere i riflettori sui fondi integrativi attraverso un rafforzamento della fiscalità incentivante ed un nuovo semestre di silenzio assenso». In tema di flessibilità una delle ipotesi su cui si ragiona prevede di dare la possibilità anche a chi è nel sistema misto di andare in pensione prima dell'età di vecchiaia avendo maturato un livello minimo di pensione. Adesso è possibile con 3 anni di anticipo per chi è totalmente nel contributivo ed ha maturato un importo di pensione almeno pari a 2,8 volte la minima: l’idea è di arrivare ad abbassare questa soglia sino all'1,5. I sindacati chiedono anche di modificare l’attuale meccanismo automatico di adeguamento alle speranza di vita, doppiamente penalizzante perché agisce sia sui requisiti di accesso alla pensione sia sul calcolo dei coefficienti di trasformazione.


La maggioranza
In tema di pensioni il programma sottoscritto da Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e Noi Moderati si regge su due i punti cardine: l’innalzamento delle pensioni minime, sociali e di invalidità e la flessibilità in uscita dal mondo del lavoro e accesso alla pensione, favorendo il ricambio generazionale. Obiettivo di fondo, come è noto, è evitare il ritorno alla legge Fornero che fissa per tutti a 67 anni l’età pensionabile. Tradotte in concreto, però, alcune delle misure proposte dai singoli partiti del centro-destra non fanno i conti con le disponibilità di cassa: come ad esempio la proposta di Silvio Berlusconi di alzare a 1000 euro le pensioni minime. Questa misura da sola secondo le stime dell'Osservatorio sui conti pubblici dell’Università Cattolica costerebbe ben 31 miliardi di euro, 27 secondo i calcoli di Itinerari previdenziali. Di fatto «proposta irrealizzabile ed improponibile perché nel giro di 4 anni l’Inps andrebbe in default» ha sentenziato ieri l’esperto Alberto Brambilla. Non molto diverso l’effetto di un’altra proposta avanzata questa colta dalla Lega che vorrebbe fissare sempre a quota 1.000 euro la futura pensione di garanzia per i giovani. Nei piani del partito di Salvini c’è anche l’idea di consentire l’uscita dal lavoro con 41 anni di contributi, mentre a favore delle donne verrebbe concessa una annualità figurativa, l'anticipo della pensione per ogni figlio avuto e l'abbassamento dell'età pensionabile a 63 anni con almeno 20 di contributi. Fdi, invece, oltre a concordare sulla necessità di aumentare le minime punta a fermare l'adeguamento automatico dell'età pensionabile rispetto all'aspettativa di vita e a confermare «Opzione donna». Peccato che l’ultima legge di Bilancio l’abbia seriamente rimaneggiata (e peggiorata).

Notizia e foto tratte da La Stampa
© Riproduzione riservata
19/01/2023 06:19:51


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