Nepal, aereo si schianta durante l’atterraggio: almeno 68 morti
Tra i passeggeri diversi stranieri
Un aereo si è schiantato in Nepal. A bordo c’erano 68 passeggeri e quattro membri dell'equipaggio. Secondo quanto riferito da Gurudatta Dhakal, vice capo del distretto di Kaski nel Nepal centrale dove è avvenuto l'incidente, ci sarebbero dei superstiti. Stando ai dati diffusi dal funzionario, per ora sono trentadue. Il bilancio diffuso dall'Autorità per l'Aviazione nepalese parla di 68 morti. Sul volo c’erano anche quindici stranieri: cinque indiani, 4 russi, un irlandese, 2 sudcoreani, un francese, un argentino, un australiano. La Farnesina sta verificando l'eventuale presenza di italiani attraverso l'Unità di crisi e il Consolato generale a Calcutta. Secondo le prime ricostruzioni, riportate dai media indiani, il pilota avrebbe compiuto all'ultimo una manovra per portare l'aereo dentro una gola evitando che si schiantasse su un centro abitato. L'aereo è precipitato tra il vecchio aeroporto e l'aeroporto internazionale di Pokhara, nel distretto di Kaski, a circa 200 km a nord-ovest di Katmandu. Il portavoce della compagnia ha chiarito che si è schiantato sulla pista durante la fase di atterraggio, prendendo fuoco. Nelle operazioni di soccorso sono stati impiegati anche i militari. Un portavoce dell'esercito ha detto che l'aereo «è andato in pezzi». Il governo ha annunciato una giornata di lutto per domani, lunedì 16 gennaio, in ricordo delle persone morte nell'incidente aereo a Pokhara. La decisione è stata presa nell'ambito di una riunione di gabinetto di emergenza. Il Consiglio dei ministri del Nepal ha ordinato anche test tecnici su tutti i voli nazionali: lo riportano i media indiani. L'aeroporto di Pokharo è stato chiuso e gli inquirenti stanno già indagando sulle cause dello schianto.
Il Paese ha registrato, secondo quanto ricordano i media indiani, 67 incidenti aerei negli ultimi 60 anni. Il più recente, prima dello schianto di oggi del velivolo della Yeti Airlines, è stato quello che ha interessato il volo Tara Air nel maggio 2022 da Pokhara a Jomsom, schiantatosi uccidendo 22 passeggeri. L'industria aerea del Nepal ha vissuto un boom negli ultimi anni, trasportando merci e persone in aree difficili da raggiungere, così come escursionisti e alpinisti stranieri. Soffre, però, di una mancanza di sicurezza dovuta a un'insufficiente formazione del personale e manutenzione dei velivoli. L'Unione europea ha vietato a tutti i vettori nepalesi l'accesso al proprio spazio aereo per motivi di sicurezza. Il Paese himalayano ha anche alcune delle piste più isolate e difficili del mondo, fiancheggiate da cime innevate che sfidano anche i piloti esperti ad avvicinarsi.
Dopo l'incidente dell'anno scorso, le autorità nepalesi avevano inasprito i regolamenti per le autorizzazioni al volo. Nel marzo 2018, un aereo della US-Bangla Airlines si è schiantato vicino al difficile accesso all'aeroporto internazionale di Kathmandu, uccidendo 51 persone. L'incidente rimane il più grave, per numero di vittime, mai registrato finora nel Paese dal 1992, quando tutte le 167 persone a bordo di un aereo della Pakistan International Airlines morirono in un incidente in avvicinamento a Kathmandu. Due mesi prima, un aereo della Thai Airways si è schiantato vicino allo stesso aeroporto, uccidendo 113 persone.
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