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Isee, è corsa al rinnovo per l’assegno unico: chi avrà l’aumento e come fare

Nel 2022 5,6 milioni le famiglie hanno chiesto l’assegno unico: una spesa di 11,6 miliardi

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Sono 5,6 milioni le famiglie che nel 2022 hanno chiesto l’assegno unico e universale, una spesa di 11,6 miliardi. Ora è tempo di rinnovare l’Isee per avere l’assegno più corposo. A partire da febbraio scatta l’aumento del 50% dell’assegno unico, previsto dalla legge di Bilancio per ciascun figlio di età inferiore a un anno, a prescindere dall’Isee, per i nuclei con quattro figli e per quelli con almeno tre figli per ciascun figlio di età compresa tra uno e tre anni, se l’Isee non supera i 40mila euro. Il ricalcolo degli importi aggiornato all’inflazione invece varrà per tutti e il valore della rivalutazione verrà fissato da un apposito decreto ministeriale. Per tutti i beneficiari, ha spiegato l'Inps in una nota, permane «l’obbligo di presentare la nuova DSU per il 2023, per rinnovare l’Isee. In assenza di una nuova DSU, correttamente attestata, l’importo dell’Assegno unico sarà calcolato a partire da marzo 2023 con riferimento agli importi minimi previsti». Per inviare la dichiarazione la scadenza è il 28 febbraio. 

Il rinnovo automatico
Coloro che da gennaio 2022 a febbraio 2023 abbiano presentato una domanda di Assegno unico e universale per i figli a carico, dal 1° marzo 2023 non dovranno più chiedere il rinnovo del sussidio: la proroga  sarà fatta d’ufficio dall’Inps. «I dati della domanda – spiega l’Istituto in una nota – saranno automaticamente prelevati dagli archivi dell’Istituto, che procederà a liquidare il beneficio in continuità».

Chi deve presentare domanda e come può farlo
E’ diverso per coloro che non hanno mai fruito dell’Assegno unico, che  dovranno invece presentare domanda tramite il servizio online, il contact center, i patronati o l’app dell’Inps Mobile. Per quanto riguarda, invece, la decorrenza della prestazione, per le domande presentate entro il 30 giugno 2023, l’Assegno unico è riconosciuto a decorrere dal mese di marzo dello stesso anno.

Chi deve aggiornare l’Isee
Tutti coloro che hanno un reddito inferiore ai 40 mila dovranno presentare la nuova DSU. In mancanza della dichiarazione, coloro che hanno un Isee inferiore a 15.000 euro rischiano di passare da un assegno di circa 195 euro a quello minimo da 50 euro. Chi invece ha un Isee tra i 15.001 e i 20.000 euro rischia di passare dagli attuali 180 euro riconosciuti in media a questa fascia, per ogni figlio, ai 50 euro dell’assegno minimo.

L’Isee del 2022 ha validità fino ai mesi di gennaio e febbraio 2023. Chi dovesse rinnovare l’Isee dopo il 28 febbraio ma, comunque, entro il 30 giugno, avrà diritto agli arretrati. Chi lo fa dopo questa data invece non avrà il conguaglio da marzo.

Notizia e foto tratte da La Stampa
© Riproduzione riservata
12/01/2023 14:13:55


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