Quali sono le cause della morte del 74enne Mariano Cecchetti di Umbertide?
L'uomo é deceduto all'ospedale di Perugia dopo una broncoscopia
Bisognerà ancora attendere per conoscere le cause che hanno portato alla morte di Mariano Cecchetti, il 74enne di Umbertide deceduto il 18 novembre all’ospedale Santa Maria della Misericordia dopo un esame di routine programmato in day hospital. L’autopsia disposta dalla Procura, che ha aperto un fascicolo riscontrando l’esposto presentato dai familiari della vittima, non ha infatti rivelato evidenze chiare e saranno quindi necessari ulteriori esami per stabilire cosa sia stato fatale al paziente. Cecchetti, che, a quanto tengono a sottolineare i suoi congiunti, stava bene ed era molto attivo, il 18 novembre, alle 7 del mattino, era entrato, accompagnato dalla moglie, in Pneumologia per sottoporsi a una broncoscopia, regolarmente effettuata alle 13. Un’ora dopo il settantatreenne, terminato l’esame, è stato ricondotto in reparto, ma qui ha subito cominciato a manifestare un malessere generale, una forte sudorazione e assopimento: la moglie ha fatto presente i problemi al personale sanitario, che tuttavia al momento non ha dato più di tanto peso alla circostanza, collegandola alla broncoscopia appena conclusa e assicurando che i parametri vitali erano nella norma. Verso le 16 l’uomo è stato riportato in radiologia dove sarebbe andato in arresto cardiaco e poco dopo è morto. Sulla morte, la procura ha aperto un procedimento penale per l’ipotesi di reato di omicidio colposo in ambito sanitario in concorso, ha sequestrato le cartelle cliniche, ha iscritto come atto dovuto nel registro degli indagati quattro medici che hanno avuto in cura il paziente il giorno della tragedia, due dottori del rapporto di Pneumologia, e due dottoresse dei reparti di Anestesia e Rianimazione e Chirurgia, e giovedì 24 novembre, ha conferito l’incarico per l’esame autoptico al medico legale dott.ssa Donatella Fedeli, che ha proceduto nel pomeriggio: alle operazioni peritali ha partecipato tra gli altri anche il medico legale dott. Pierfrancesco Monaco quale consulente tecnico di parte per i familiari della vittima.
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