Marcella Bella: "Dissi: quel brano porno non lo canto". E fu un successo travolgente
Mogol aveva fatto centro ancora una volta
Ci sono due momenti spartiacque nella carriera di Marcella Bella, e passan per due canzoni che le hanno cambiato la vita. La prima è "Montagne verdi", scritta da Giancarlo Bigazzi insieme a suo fratello Gianni Bella che lei definisce "il genietto di famiglia". Intervistata dal Corriere della Sera, Marcella Bella racconta: "Vita cambiata da così a così. Bigazzi era una vecchia volpe, un vero scopritore di talenti. Cominciarono a lavorare assieme e ne uscì quel capolavoro che è "Montagne verdi", canzone struggente, ricca di messaggi. Quest' anno compie 50 anni. La cantano ancora adesso, soprattutto i bambini".
Andò diversamente per la sensuale "Nell'aria", altro enorme successo, stavolta firmato assieme a Mogol: "Lessi i fiato tutto d'un fiato. Poi mi arrabbiai: 'Ma questo testo è pornografico', gli dissi. Gianni e Mogol negarono spudoratamente l'evidenza. 'Mi vergogno e non lo canto', mi impuntai io. E loro: 'Avevamo pensato a un look sexy gonna con spacco, guêpière di pizzo nero a vista, sigaretta fra le labbra'. Io: 'Voi siete impazziti tutti'. Ma alla fine mi lasciai convincere. Tanto per cambiare, Mogol, l'istrione, aveva fatto centro e la canzone ebbe un successo enorme".
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