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Il Comune di Anghiari dice sì alla polizia municipale di vallata

Un servizio che entrerà in vigore dal 1° gennaio 2022: ecco i dettagli

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Il Comune di Anghiari dice sì alla polizia municipale di vallata. Un percorso iniziato tramite l’Unione dei Comuni della Valtiberina Toscana che al momento interessa i territori di Anghiari, Badia Tedalda, Caprese Michelangelo e Sestino; resta fuori Sansepolcro perché comunque ha un corpo proprio di Polizia Municipale, oltre a Pieve Santo Stefano poiché non appartiene all’Unione dei Comuni. “L’adesione del Comune di Anghiari al servizio associato di vallata di Polizia Municipale, facente capo all’Unione dei Comuni, è arrivata durante l’ultimo consiglio comunale – sottolinea il sindaco Alessandro Polcri – è un nuovo percorso il quale dovrà essere affrontato per gradi, rispettando anche quelle che sono le esigenze di ogni singolo Comune soprattutto dividendo quelli di fondovalle con gli altri di montagna. In questo momento i territori hanno la possibilità di attivare il servizio di Polizia Municipale all’Unione dei Comuni, seppure il personale è carente: parliamo di due vigili, di cui uno part-time che chiaramente non sono in grado di svolgere tutte le funzioni”. E Polcri entra sempre più nei dettagli della questione. “Non sarà un passaggio immediato e per dare il via ufficiale a questo percorso è stata scelta la data del 1° gennaio 2022, anche perché i compiti della Polizia Municipale sono diversi, senza dimenticare che un piccolo Comune di montagna non ha le stesse esigenze di uno di pianura. A questo punto, quindi, abbiamo messo a disposizione delle risorse presso l’Unione dei Comuni della Valtiberina le quali potranno dar vita al percorso con l’assunzione anche di una figura a tempo determinato. Per quello che riguarda la montagna è da considerarsi ancora un progetto pilota poiché, per esempio Badia Tedalda e Sestino, non hanno un vero e proprio vigile, mentre Caprese Michelangelo lo aveva: queste, però, sono realtà che sostanzialmente non hanno bisogno di un servizio di pattugliamento o di controllo del territorio, bensì solo di supporto all’ufficio anagrafe oppure di regolamentazione del traffico in determinati eventi durante l’anno. Sta di fatto che in questa prima fase la direzione passa nelle mani dell’Unione dei Comuni della Valtiberina come prevede il protocollo, seppure l’operatività rimane in carico al Comune: come detto, però, si tratta di un piano di sviluppo da attuare nel corso dei prossimi anni. La speranza – puntualizza Polcri – è quella che pure Sansepolcro possa in futuro entrare in quest’ottica cosicché il servizio possa avere anche uno sviluppo diverso potendo contare su 15 o 16 unità complessive e pensare di attivare, perché no, un servizio H24 interagendo con le altre forze di polizia a controllo del territorio”.

Redazione
© Riproduzione riservata
01/08/2021 18:04:09


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