L'Archivio Storico Diocesano di Sansepolcro continua a fornire servizi agli studiosi
L'archivio riaprirà al pubblico da giovedì 7 gennaio 2021
Pur con le limitazioni dovute ai due periodi di chiusura a motivo della pandemia del coronavirus Covid-19, anche nel 2020 l'Archivio Storico Diocesano di Sansepolcro ha continuano a fornire i propri servizi agli studiosi. Dal 9 gennaio al 29 ottobre 2020 l’Archivio è stato aperto al pubblico 42 giorni, per un totale di circa 178 ore; il totale degli accessi è stato di 76, per una media di 1,8 utenti a giornata (punta massima di 8 utenti registrata il 5 marzo). L’apertura è stata fortemente limitata dai provvedimenti governativi volti alla limitazione del contagio da coronavirus Covid-19. Il primo periodo di chiusura si è verificato dal 6 marzo al 18 maggio; infine, il 30 ottobre l’accesso è stato nuovamente chiuso in attesa di nuove disposizioni. Nei giorni tra il 19 maggio e il 29 ottobre l’accesso è stato disciplinato da un apposito protocollo, ancora in vigore. Varia la provenienza degli utenti: 43 dalla Toscana, 19 dalla Romagna, 5 dall’Umbria, 4 dal Lazio, 3 dalle Marche e 2 dalla Lombardia. Il totale è stato di 76 accessi, a fronte dei 151 dell'anno precedente. Il calo è dovuto alla chiusura e alla limitazione degli spostamenti; ciononostante rimane proporzionalmente elevato il numero di utenti provenienti dalla Romagna (25%), a motivo del fatto che l’archivio conserva la documentazione delle antiche giurisdizioni abbaziali di Bagno di Romagna e di Galeata, accorpate alla diocesi di Sansepolcro rispettivamente nel 1779 e 1785; i loro territori hanno fatto parte della diocesi fino al 1975 per cui l’archivio può essere considerato il luogo della memoria dell’Appennino tosco-romagnolo.
Tra le ricerche condotte se ne segnalano alcune relative alla musica a Sansepolcro tra '500 e '600, i nullius di Galeata e di Bagno, i Servi di Maria nella società tardomedievale, il vescovo Filippo Salviati, il Volto Santo di Sansepolcro, il santuario della Madonna del Faggio presso Pieve Santo Stefano e varie ricerche a carattere genealogico, per un totale di 14 domande di studio. Di queste 8 sono state relative a studio personale, 3 a tesi e 3 a pubblicazioni.
L'attività dell'archivio è stata resa possibile grazie alla convenzione stuipulata nel 2019 tra la Diocesi e l'Associazione "Vivere a Borgo Sansepolcro" - Pro Loco, che ha messo a disposizione alcuni volontari.
Il lavoro dei volontari, coordinati dal vicedirettore, si è concretizzato co i primi risultati: la redazione degli indici analitici delle serie "Stati delle anime" (secc. XVI/XX) e "Inventari (secc. XVI/XX), disponibili sia in sede che nella pagina dell'archivio all'interno di www.academia.edu. Sta andando avanti anche un analogo lavoro sulla serie "Duplicati parrocchiali" (secc. XVII/XX).
Inoltre, è stato acquisito l'archivio del convento dei Servi di Maria di Sansepolcro, composto da 111 unità, tra registri e buste, dei secc. XVIII/XX. Tale materiale è stato inventariato per la parte relativa alla Parrocchia di Sant'Agostino, gestita dai frati Servi fino al 1984; il restante sarà inventariato successivamente.
Infine, è da ricordare il restauro di un importante documento, uno dei registri delle "Provanze di nobiltà" (secc. XVII/XVIII), eseguito presso il laboratorio "Memorie di carta" di Città di Castello grazie al sostegno della Banca di Anghiari e Stia - Credito Cooperativo. Questo lavoro rappresenta il primo tassello del progetto "Adotta un documento", il cui lancio è stato rinviato al 2021 a motivo della pandemia.
L'archivio riaprirà al pubblico da giovedì 7 gennaio 2021, con il seguente orario settimanale: il mercoledì dalle 15 alle 17,30 e il giovedì dalle 9,30 alle 12,30 e dalle 15 alle 17,30. Attualmente il numero di accessi è limitato a 3, per cui si consiglia la prenotazione all'indirizzo asd.sansepolcro@virgilio.it oppure, in orario di apertura, al numero 0575742003.
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