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Liberati in Mali Padre Maccalli e Nicola Chiacchio

Salvi anche la cooperante francese Petronin e l’ex ministro maliano Cissè

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Padre Pier Luigi Maccalli e Nicola Chiacchio, rapiti in Niger nel 2018, son ostati liberati in Mali. Lo riferisce il governo di Bamako. Con loro sono stati liberati anche la cooperante francese Sophie Petronin e il politico maliano Soumaila Cissè sono stati liberati dalla prigionia dei jihadisti, nella stessa operazione che ha portato alla liberazione di due ostaggi italiani. La liberazione dei quattro ostaggi italiani e francesi segue il rilascio, avvenuto nel weekend, di un centinaio di jihadisti.

«Padre Pierluigi Maccalli e Nicola Chiacchio, rapiti in Africa tra il 2018 e il 2019, sono liberi e stanno rientrando in Italia! Grazie al nostro comparto di intelligence, in particolare all'Aise, e alla Farnesina per questo risultato», scrive su Twitter il premier Conte. «Grazie alla nostra intelligence» anche dal ministro degli Esteri, Luigi Di Maio. Anche il presidente francese Emmanuel Macron ha espresso «enorme sollievo» per la notizia. 

Che il missionario padre Maccalli e Nicola Chiacchio fossero vivi era stato dimostrato a marzo da un filmato di 24 secondi che girato probabilmente nel nord del Mali. «Mi chiamo Pier Luigi Maccalli, di nazionalità italiana, oggi è il 24 marzo - diceva il breve audio che era stato inviato ad Avvenire -. Mi chiamo Nicola Chiacchio». I due ostaggi erano seduti uno di fianco all'altro, Maccalli a sinistra con gli occhiali scuri, la sua abituale barba bianca e folta, e un vestito tradizionale. Anche Chiacchio era vestito tradizionalmente e con la barba lunga.   

Maccalli, religioso della Società delle Missioni Africane (Sma), originario della diocesi di Crema, era stato sequestrato la sera del 17 settembre 2018 nella missione di Bomoanga, a circa 150 chilometri dalla capitale nigerina, Niamey. Da allora non si avevano più notizie sulla sua sorte. Chiacchio è stato rapito alcuni anni fa, probabilmente in Mali, mentre viaggiava nella regione come turista. La cooperante francese Petronin era stata rapita il Natale 2016 nella città di Gao. Cissè, ministro delle Finanze dal 1993 al 2000, era stato invece rapito il 26 maggio scorso. Voci sull'imminente liberazione di Petronin e Cissè erano state diffuse dai media nei giorni scorsi. Secondo la Bbc, la liberazione degli ostaggi sarebbe avvenuta in cambio della consegna di un centinaio di jihadisti prigionieri. 

Notizia e foto tratte da La Stampa
© Riproduzione riservata
09/10/2020 05:45:51


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