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Effetto Covid: meno 7% sulle entrate tributarie

Il gettito derivante dai controlli è crollato a -17%

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Gli effetti del coronavirus si fanno sentire sulle entrate tributarie. Nel primo semestre 2020 (gennaio-giugno) le entrate tributarie erariali accertate in base al criterio della competenza giuridica ammontano a 186,304 miliardi di euro, in flessione del 7% (con una riduzione di 13,983 miliardi di euro) rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Lo comunica il dipartimento delle Finanze del ministero dell'Economia spiegando che «la variazione negativa riflette sia il peggioramento congiunturale sia le misure adottate dal Governo per fronteggiare l'emergenza sanitaria». «La sensibile diminuzione di gettito, riscontrata già nei mesi precedenti - sottolinea il Mef - è stata determinata dagli effetti del decreto legge 23 dell'8 aprile 2020 che ha disposto il rinvio dei versamenti tributari e contributivi per i soggetti esercenti attivita' di impresa, arte o professione, fiscalmente domiciliati nel territorio dello Stato». Il risultato del semestre appena trascorso tiene anche conto del dato di giugno, che al contrario dei mesi precedenti ha visto un più davanti alle entrate. A giugno 2020, infatti la variazione positiva è stata di 1.317 milioni (+3,7%) che deriva dall'andamento delle imposte dirette (+4.974 milioni, +25,7%), mentre le imposte indirette continuano a segnare un significativo calo (-3.657 milioni, -23%) imputabile principalmente al risultato dell'Iva sugli scambi interni (-1.693). L'aumento delle imposte dirette è legato al risultato delle imposte autoliquidate che risultano influenzate dal diverso termine di versamento del mese di giugno dell'anno 2020 rispetto al 2019 in cui il termine di versamento del 30 giugno, che cadeva di domenica, è slittato al 1 luglio. 

Il gettito, invece, delle entrate derivanti da attività di accertamento e controllo si è attestato a 4,127 miliardi (-858 milioni di euro, pari a -17,2%) di cui: 1,894 miliardi di euro (-611 milioni di euro, -24,4%) sono affluiti dalle imposte dirette e 2,233 miliardi di euro (-247 milioni di euro, -10%) dalle imposte indirette. Lo rileva il dipartimento delle Finanze del ministero dell'Economia. I dati, spiega il Mef, «risultano influenzati dal decreto “Cura Italia” che aveva già sospeso i termini di versamento delle entrate tributarie e extratributarie derivanti da cartelle di pagamento emesse dagli agenti della riscossione nel periodo dall'8 marzo al 31 maggio 2020, ulteriormente prorogati dal decreto rilancio fino al 31 agosto». 

Le entrate relative ai giochi ammontano, nei primi sei mesi 2020, a 4.491 milioni (-3.325 milioni, -42,5%).

Notizia e foto tratte da La Stampa
© Riproduzione riservata
06/08/2020 05:17:53


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