Coronavirus, l’Oms sospende i test sull’uso dell’idrossiclorochina
“Tasso di mortalità più elevato”
L'Organizzazione mondiale della sanità ha sospeso per il momento il trattamento anti Covid-19 con l'idrossiclorochina in seguito ad alcuni studi che ne hanno dimostrato l'alto tasso di mortalità. Lo ha reso noto il direttore generale dell'Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus. «Venerdì The Lancet ha pubblicato uno studio di monitoraggio su idrossicolorochina e clorochina e i suoi effetti sui pazienti Covid-19 che sono stati ricoverati in ospedale. Gli autori hanno riferito che tra i pazienti che hanno ricevuto il farmaco, da solo o con un macrolide, hanno stimato un tasso di mortalità più elevato», ha spiegato Ghebreyesus. I due farmaci sono comunque da sempre considerati sicuri per il trattamento della malaria e di malattie autoimmuni. L’Oms ha poi ribadito la necessità di fare test, tracciare e isolare i positivi e rispettare le regole del distanziamento sociale. «C'è il rischio di una seconda ondata fra i Paesi che stanno riuscendo a controllare il virus – ha dichiarato Mike Ryan, capo del programma emergenze sanitarie dell’Oms – ma devo sottolineare che questo virus può schizzare in alto in qualsiasi momento».
Nessun rischio maggiore per i bambini colpiti da Kawasaki
L’Oms è anche intervenuta anche sulle conseguenze del coronavirus sui bambini affetti Kawasaki che nelle scorse settimane avevano ricevuto le attenzioni dei social network. L’organizzazione ha dichiarato che «non vi è al momento alcuna prova scientifica che i bambini che hanno avuto la malattia di Kawasaki siano esposti a un rischio maggiore di contrarre il Covid 19 o di una recidiva». Alcuni studi descrivono una sindrome infiammatoria acuta multisistemica fra bimbi e adolescenti, associata a positività per il Covid 19 o presenza di anticorpi che sembrerebbe condividere alcune caratteristiche con la Kawasaki ma, secondo l’Ecdc e l’Oms, sarebbe una forma differente da Kawasaki ancora da definire.
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