Omicidio di Arezzo, Federico Ferrini è un fiume in piena davanti al giudice
Confessa. Il racconto inizia dal momento in cui si sono conosciuti per arrivare a lunedì 26 agosto
E’ un vero e proprio fiume in piena Federico Ferrini, che davanti al giudice ammette di essere stato lui a uccidere la 60enne Maria Aprecida Venancio de Sousa nella notte tra domenica 25 e lunedì 26 agosto. Stamani è arrivato in Tribunale ad Arezzo attorno alle 9 con gli agenti della penitenziaria, accompagnato pure dal suo legale Gionata Giannini. Ha pronunciato le stesse parole già dette agli agenti della Squadra Mobile, seppure non avevano validità di prova poiché dette non in presenza del legale. Un racconto che è partito dal momento in cui si sono conosciuti, prima come cliente e poi come una vera e propria relazione sentimentale fino al momento del ricatto su cui – secondo Ferrini – la 60enne spingeva molto. Al momento non sarebbe stata contestata la premeditazione, seppure l’ipotesi di reato resta quella di omicidio volontario. Il giudice ha convalidato il fermo, ma chiesto nuove indagini.
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