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Arte e coraggio: l'artista tifernate Moira Lena Tassi contro la violenza sulle donne a Bologna

Mostra collettiva internazionale nel centro storico da sabato 25 novembre

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L'artista tifernate Moira Lena Tassi inaugura nel centro storico di Bologna la mostra collettiva internazionale " Voci Silenziose, rivendicazione e rinascita nell' espressione artistica " sabato 25 novembre alle 17.00 nella rinomata galleria d' arte contemporanea ArteBo, con la performance dal titolo" Voci che risuonano oltre i secoli: Artemisia Gentileschi e Beatrice Cenci, la forza dell' arte e del coraggio" di cui è ideatrice e protagonista.
Accompagnata dalle coinvolgenti note di Michael Brusha al sax e di Daniele Brusha al piano, la performer si esibirà in letture recitate indossando un abito di sua creazione e presentando tre opere pittoriche. " L' obiettivo primario di questa performance - afferma l' artista - è trasmettere un messaggio cruciale: nonostante i secoli trascorsi, la persistenza delle crudeltà inflitte dagli uomini richiama l'attenzione sulle attuali vittime di violenze e femminicidi. Perciò voglio sottolineare con forza l'urgenza di affrontare e contrastare tali realtà ancora presenti nella società contemporanea. In Italia circa ogni due giorni viene uccisa una donna.
Artemisia Gentileschi, nata nel 1593, fu una talentuosissima pittrice barocca. La sua carriera artistica fu influenzata da un evento traumatico: fu vittima di stupro all' età di 17 anni da parte di un collega pittore del padre nel 1611. Il caso fu portato in tribunale, e il processo dimostrò l' impossibilità per una donna di ottenere giustizia in quel periodo. Artemisia riuscì comunque ad emergere come una delle artiste più apprezzate del suo tempo, facendo sì che la sua arte diventasse un mezzo per esorcizzare la violenza subita: non fu certo dovuta al caso la scelta di soggetti ossessivamente su casi storici o biblici di donne forti e inflessibili che uccidono i loro nemici.
Beatrice Cenci, nata nel 1577, fu una giovane romana condannata e giustiziata con la decapitazione per il presunto omicidio del padre, Francesco Cenci, nel 1599. La storia di Beatrice è stata caratterizzata da oppressione familiare, abusi sessuali e violenze atroci. Francesco Cenci era noto per essere un tiranno crudele, e l' omicidio sembra essere stato l' unica risposta disperata alla sua brutalità. La vicenda tragica di Beatrice ha suscitato empatia e pietà nel corso dei secoli, diventando oggetto di opere letterarie e artistiche.
Il filo conduttore che collega le vite di Artemisia e Beatrice alle sfide attuali è l'urgenza di ascoltare e credere alle voci delle donne. Nel XXI secolo, nonostante i progressi nella promozione dei diritti delle donne, la violenza di genere persiste in varie forme, spesso anche subdole."
Roberto Lacentra, gallerista e fondatore di ArteBo, in collaborazione con Moira Lena Tassi, propone questo evento come occasione di denuncia e riflessione su un tema tanto doloroso, attuale e che richiede attenzione e interesse costanti in una prospettiva di cambiamento e speranza. Negli spazi di ArteBo in cui verranno esposte le opere di sedici artisti anche internazionali, si incontreranno arti visive, musica e performance per un dialogo armonioso che vuol far emergere dal silenzio quelle voci sommerse e appunto silenziose che hanno diritto e necessità di spazio e che troppo spesso rimangono oggetto di mistificazione.
Moira Lena Tassi, autrice anche del titolo della mostra, tiene a precisare: "VOCI SILENZIOSE fa riferimento alle donne vittime di violenza che spesso subiscono in silenzio, a causa della paura, della vergogna e della mancanza di supporto. Queste voci rappresentano le esperienze non raccontate e i dolori nascosti. RIVENDICAZIONE in questo contesto indica affermazione di diritti e dignità. Le voci silenziose si ergono attraverso l’arte per rivendicare il loro diritto a una vita senza violenza e a essere trattate con rispetto e uguaglianza. Atto di affermazione del proprio valore. Ho scelto inoltre il termine RINASCITA per raccontare la possibilità di nuova vita e di un nuovo inizio attraverso lo strumento dell’arte che diviene mezzo di guarigione e trasformazione delle esperienze drammatiche in opere di forza e resilienza. ESPRESSIONE ARTISTICA in questo caso vuole indicare ed evidenziare il ruolo dell’arte quale strumento di comunicazione e manifestazione delle emozioni, delle storie e delle lotte delle donne che hanno subito la violenza. L’arte offre loro uno spazio per esprimere ciò che spesso non può essere detto con le parole."
Le tre opere di Moira Lena Tassi ritraggono con maestria figure femminili del passato, ognuna con una potente riflessione. "Susanna e i vecchioni.Ieri e oggi" si ispira al famoso dipinto di Artemisia Gentileschi, evidenziando l'espressione di ribrezzo nel bellissimo viso di Susanna nei confronti dei "vecchioni". Per rappresentare i soggetti l' artista ha utilizzato colori ad olio su un collage di articoli presi dal web in cui vengono denunciati atti di violenza sulle donne e femminicidi, creando così una connessione palpabile tra passato e presente.
L' opera "Beatrice. No violence" trae ispirazione dal ritratto di Beatrice Cenci, originariamente attribuito a Guido Reni ma recentemente ricondotto a Ginevra Cantofoli. Qui, l'artista enfatizza la profondità dello sguardo di Beatrice, vittima delle più crudeli violenze paterne, offrendo una visione più acuta sulla tragica storia.
Con "Maddalena con le scarpe rosse", ispirata al dipinto " Santa Maria Maddalena" della pittrice bolognese Elisabetta Sirani, Tassi proietta il soggetto eseguito nel 1660 nell'anno 2023, sostituendo il crocifisso con un cellulare e accostando simboli contemporanei della femminilità come borsa e rossetto, il tutto mentre indossa scarpe rosse. L' artista pone l' accento su un concetto basilare: "Ancora oggi dobbiamo imparare dal passato; nonostante i secoli trascorsi, le brutalità umane persistono."
In questo modo, Tassi non solo rende omaggio alle opere d'arte del passato ma offre anche una profonda riflessione sulla persistenza delle violenze e delle sfide affrontate dalle donne attraverso i secoli.
Durante il vernissage ci sarà anche il gradito intervento del Consigliere comunale di Bologna Loretta Bittini e si esibirà con musica live il noto duo bolognese " Duobrusha" insieme alla giovane cantante Valeria Passarella.
Altri importanti appuntamenti sono previsti nel corso della mostra come quello, sempre negli spazi di ArteBo, di giovedì 30 novembre ore 19.00, in cui il Tenente Colonnello dei CC Fabrizio Fratoni, in qualità di docente della materia di "Sicurezza informatica" della Facoltà di Scienze Giuridiche L-14 dell' Università Unimercatorum di Roma, sarà relatore dell' incontro focalizzato sulle "Vittime di Violenza di Genere".
La mostra, con ingresso libero, sarà aperta al pubblico da sabato 25 novembre a domenica 3 dicembre tutti i pomeriggi dalle 16.00 alle 19.00 (con orario prolungato giovedì 30 e chiusura il lunedì).

Redazione
© Riproduzione riservata
23/11/2023 19:26:12


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