Sogepu: il futuro dei lavoratori non è rischio, tutelato anche il contratto di servizio
Presente e futuro dell’azienda dibattuti nel consiglio comunale aperto riunito ieri
Il futuro dei lavoratori di Sogepu non è rischio e sono state messe in atto tutte le azioni necessarie a tutelare il contratto di servizio per la gestione dei rifiuti in Alta Umbria, che per 15 anni è stato affidato a Sogeco. Sono gli elementi principali emersi dal consiglio comunale aperto che si è riunto ieri sera a Città di Castello per un confronto sulla situazione di Sogepu basato sulle questioni gestionali e non sulle recenti vicende giudiziarie. Il sindaco Luca Secondi, l’ex primo cittadino Luciano Bacchetta e i consiglieri di maggioranza hanno difeso la legittimità delle scelte politiche compiute per Sogepu e nell’ambito della gara dell’Auri per la gestione dei rifiuti in Alta Umbria, chiarendo che i lavoratori dell’azienda non corrono alcun rischio. E stata, inoltre, ricordata l’importanza della stabilizzazione dei numerosi addetti interinali e il valore di bilanci sempre chiusi in utile negli ultimi dieci anni, con dividendi assegnati ai soci. La maggioranza ha, quindi, rimarcato il valore aggiunto per la comunità rappresentato dall’azienda, che si è fatta carico di una importante esposizione finanziaria per investire in una impiantistica che è stata fondamentale per la tenuta del sistema regionale dei rifiuti ed è dunque andata a beneficio di tutta la comunità umbra. Chiedendo un’assunzione di responsabilità pubblica, i consiglieri della minoranza hanno parlato di decisioni politiche che hanno determinato le difficoltà gestionali attuali di Sogepu, dalla nomina dell’amministratore unico, all’erogazione di contributi, fino alle consulenze, esprimendo forte preoccupazione per il futuro dell’azienda e dei lavoratori. La minoranza ha anche ribadito le perplessità per la ripartizione delle quote societarie di Sogeco a vantaggio del privato e per il futuro di una discarica di Belladanza di nuovo quasi colma. A nome del consiglio di amministrazione, il presidente di Sogepu Vittorio Betti ha rassicurato sull’appalto per la gestione dei rifiuti in Alta Umbria, che al momento non corre rischi derivanti dalla vicenda giudiziaria che interessa Sogeco e dall’iniziativa per rimettere in discussione l’affidamento della gara Auri assunta della seconda classificata Diodoro Ecologia, illustrando le azioni di self cleaning adottate in seno alla stessa società di scopo e le iniziative messe in atto a tutela di Sogepu, dei lavoratori e del contratto di servizio per la gestione dei rifiuti. I presidenti degli organi di controllo di Sogepu, Organismo di Vigilanza e Collegio Sindacale, hanno chiarito i compiti svolti nel monitoraggio della gestione di Sogepu, evidenziando la correttezza della propria attività, che è riscontrabile da atti pubblici disponibili per la consultazione. Con il sindaco di Citerna Enea Paladino e attraverso il sindaco di Monte Santa Maria Tiberina Letizia Michelini, gli amministratori degli altri Comuni del comprensorio soci di Sogepu hanno difeso la correttezza del proprio operato e chiesto al consiglio di amministrazione della società di adottare tutte le azioni necessarie a mettere in sicurezza l’appalto per la gestione dei rifiuti e per garantire la piena consapevolezza dei soci sulle vicende aziendali, ribandendo l’importanza strategica degli investimenti sostenuti da Sogepu e la soddisfazione per i servizi erogati nel territorio, con l’auspicio di un miglioramento della situazione dei costi. La Rappresentanza Sindacale Aziendale di Sogepu ha richiamato l’attenzione sulle preoccupazioni per un’esposizione finanziaria della società mai rappresentata in passato e sulla necessità di investimenti su un parco mezzi ormai vetusto, che è fondamentale per migliorare la qualità dei servizi attuale e superare le difficoltà operative degli addetti, ma anche sugli intensi conferimenti di rifiuti che si registrano a Belladanza. L’auspicio è stato che nell’interesse di tutti l’aggiudicazione della gara Auri possa portare presto i benefici attesi. Ad aprire il dibattito è stato il sindaco Luca Secondi, che ha illustrato il percorso compiuto per modificare la governance di Sogepu, con il passaggio dall’amministratore unico a un consiglio di amministrazione composto esclusivamente da figure tecniche, “per evitare strumentalizzazioni” a indagine della magistratura già partita, deciso nell’assemblea dei soci del 2022 e attuato nel giugno 2023. Il primo cittadino ha parlato con soddisfazione di “una gestione di Sogepu che ha permesso di assicurare servizi di qualità e tariffe tra le più basse in Umbria e ha raggiunto l’obiettivo della vittoria della gara per la gestione dei rifiuti in Alta Umbria”. “La realizzazione di un’impiantistica inizialmente pensata per il territorio, che poi è stata fondamentale per la tenuta del sistema umbro, oggi costituisce un vantaggio per la gestione dell’appalto, ma ha comportato un’esposizione finanziaria importante per Sogepu, un’azienda piccola che ha compiuto un grande investimento per la collettività regionale”. Secondi ha ribadito la correttezza degli atti compiuti insieme agli altri Comuni soci in sede di approvazione dei bilanci annuali di Sogepu, “basati su informazioni tecniche che ne rappresentavano la legittimità”. Il primo cittadino ha sostenuto anche la legittimità della scelta societaria compiuta per Sogeco, passata anche per il vaglio dei competenti uffici comunali, e ha rassicurato sull’appalto affidato da Auri, nonostante l’iniziativa intrapresa recentemente da Diodoro Ecologia, ribadendo che “i lavoratori di Sogepu sono completamente tutelati dalla legge e non corrono rischi di sorta”. Il presidente del consiglio di amministrazione di Sogepu Vittorio Betti ha tranquillizzato la cittadinanza, gli amministratori e i dipendenti dell’azienda. “Non ci sono situazioni allarmanti, al momento non c’è alcun pericolo derivante dall’indagine giudiziaria in atto, né dalla richiesta di annullamento della gara da parte di Diodoro Ecologia”, ha detto Betti, relazionando sulle azioni di self cleaning attuate da Sogeco, che hanno portato al cambio dei vertici della società di scopo e di ECE, e ricordando che Sogepu aveva precorso i tempi con il cambio della governance e il passaggio da amministratore unico a consiglio di amministrazione. “La gara Auri ha superato tutti i gradi della giustizia amministrativa, aspetto che blinda di fatto aggiudicazione a Sogeco”, ha chiarito il presidente di Sogepu, che ha dato conto dell’attività avviata per dotare Sogepu di ulteriori certificazioni a salvaguardia della correttezza e della legittimità dell’azione societaria. Il sindaco di Citerna Enea Paladino ha preso la parola per ribadire “la determinazione a difendere e tutelare Sogepu e i suoi lavoratori, che hanno sempre assicurato ottimi servizi, ma anche l’appalto Auri che è fondamentale per il futuro”. Paladino, ha quindi evidenziato “la necessità di entrare comunque nel merito dei costi dei servizi”, a seguito del passaggio al mercato regolato da Arera, e di “aprire una riflessione sull’opportunità di un atto di indirizzo politico dei consigli comunali delle amministrazioni socie su Sogepu e il futuro della gestione dei rifiuti in Altotevere”. Il sindaco di Monte Santa Maria Tiberina Letizia Michelini è intervenuta a nome degli altri Comuni soci (alla presenza degli amministratori di San Giustino e Montone) per sostenere la necessità di mantenere “assolutamente separate le questioni che riguardano la gestione di Sogepu e la vicenda giudiziaria in atto”. “Non vanno screditati né il patrimonio umano della società, né il lavoro che ha garantito negli anni un servizio di raccolta dei rifiuti efficiente”, ha puntualizzato Michelni, che ha ricordato i bilanci chiusi in utile, gli importanti investimenti effettuati a Belladanza anche a beneficio del resto dell’Umbria e ha preso atto favorevolmente delle ulteriori misure preannunciate dal presidente Betti a tutela della correttezza dell’attività della società. “La messa in sicurezza dell’appalto per la gestione dei rifiuti – ha continuato Michelini - è fondamentale per le nostre comunità e chiediamo che venga assicurato il confronto necessario a garantire ai cittadini l’indispensabile informazione e a permettere alle nostre amministrazioni di intervenire adeguatamente in caso di necessità, con l’auspicio che il Piano regionale dei rifiuti possa prevedere minori costi a carico della collettività”. Nel dibattito sono intervenute anche la presidente dell’Organismo di Vigilanza, Claudia Papini, e la presidente del Collegio Sindacale, Micaela Fiorucci, che hanno illustrato il funzionamento dei rispettivi organi e dato conto della propria attività di controllo e monitoraggio, che si è sempre svolta correttamente, con atti disponibili alla pubblica consultazione. A nome della Rappresentanza Sindacale Unitaria di Sogepu, Mauro Rossi ha letto un comunicato congiunto di Cgil, Cisl e Uil. Nel ricordare il contributo fondamentale dei lavoratori di Sogepu alla vittoria della gara Auri, anche in termini di disponibilità nei confronti delle esigenze aziendali, i sindacati hanno parlato di “una situazione di estrema incertezza”, indicando le preoccupazioni dei lavoratori per “una esposizione finanziaria importante dell’azienda, mai rappresentata in precedenza dall’amministratore unico di Sogepu”, e per le possibili ricadute sul futuro delle maestranze. Particolare evidenza è stata data alla difficoltà attuale di portare avanti gli investimenti previsti dal piano industriale, “che hanno finora impedito di rinnovare un parco mezzi obsoleto puntando sulla meccanizzazione e hanno pertanto aumentato le difficoltà dei lavoratori”, ma anche agli intensi conferimenti nella discarica di Belladanza. “Ci aspettiamo che i benefici della gara vinta arrivino presto – hanno dichiarato Cgil, Cisl e Uil – per garantire servizi adeguati, solidità economica all’azienda e la qualità delle condizioni di lavoro dei dipendenti”. Ad aprire la serie di interventi dei consiglieri comunali è stato Andrea Lignani Marchesani (Castello Civica), che ha sostenuto: “Sogepu è stato un sistema di potere clientelare, che è nato e si è sviluppato proprio con il mandato dell’ex amministratore unico, nominato di corsa per aggirare una norma dello Stato che stava per entrare in vigore. Un sistema che ha drogato il consenso elettorale”. Nel dare atto all’attuale CDA di Sogepu di aver accantonato questa logica, l’esponente della minoranza ha ribadito di non condividere la scelta di attribuire al privato la maggioranza azionaria di Sogeco e ha difeso l’operato dell’Organismo di Vigilanza e del Collegio Sindacale in merito alle questioni fatte emergere dall’indagine giudiziaria in atto, invitando a non cercare di sviare l’attenzione dalle responsabilità politiche per i fatti accaduti. “Sono stata io a chiedere la convocazione di questo consiglio aperto su Sogepu e riconosco alla maggioranza consiliare di aver immediatamente accolto l’istanza”, ha dichiarato la capogruppo di Castello Cambia Emanuela Arcaleni. Nel ricordare di aver più volte portato all’attenzione dell’assemblea le criticità della gestione della società, con riferimento in particolare a certi contratti, contributi e consulenze, Arcaleni ha evidenziato che “dai lavoratori si è avuta conferma che la gara Auri non ha portato benefici all’organizzazione dei lavoro e ai servizi” e ha espresso preoccupazione per l’esposizione finanziaria dell’azienda, i problemi di liquidità, il parco mezzi obsoleto e l’aumento del conferimento di rifiuti a Belladanza, “a proposito del quale – ha detto - l’Arpa sostiene che quest’anno è stato superato di 20 mila tonnellate il quantitativo smaltito l’anno scorso”. “Invitiamo la maggioranza consiliare a rivedere l’accordo quadro per Sogeco e a riportare la maggioranza pubblica nella ripartizione delle quote societarie”, ha aggiunto la consigliera di Castello Cambia, che ha chiesto anche al Comune di Città di Castello e agli altri Comuni soci di “costituirsi parte civile nel momento in cui si aprirà il processo sulla vicenda giudiziaria in atto”. Il consigliere del PD Domenico Duranti ha replicato: “sapevamo dall’inizio che la gara non avrebbe portato benefici immediati, che inizieranno a vedersi dal 2025 con alcuni investimenti programmati, ma già Sogepu ha avuto nell’ultimo anno un fatturato più alto di 1 milione di euro, con un utile di 150 mila euro”. L’esponente della maggioranza ha rimarcato che “gli investimenti impiantistici di cui si è fatta carico Sogepu sono stati fondamentali per vincere la gara Auri, un risultato frutto anche delle scelte della politica” e ha ricordato che “negli ultimi 8 anni Sogepu ha avuto circa 1 milione e 200 mila euro di utili complessivi, con oltre 900 mila euro di dividendi distribuiti ai soci”, sostenendo che “gli interventi a beneficio della comunità effettuati dall’azienda hanno rispettato il regolamento comunale in materia”. “Sono convinto che Sogepu risolverà i suoi problemi e io continuerò a difendere l’azienda come ho sempre fatto”, ha proclamato Duranti, invitando tutti a “un’assunzione di responsabilità per contribuire a garantire il futuro di Sogepu e i posti di lavoro, senza mettere in difficoltà nessuno”. Il capogruppo della Lega Valerio Mancini si è interrogato: “bisogna capire se Sogepu sarà sostenibile per garantire nei prossimi anni il servizio che si è aggiudicata con la gara Auri”. “Noi tutti, la guida di Sogepu e la politica – ha proseguito – siamo chiamati a trovare le migliori condizioni e opportunità per garantire le famiglie e, nondimeno, la missione dell’azienda, a partire dal prossimo Piano dei rifiuti”. “La Regione ci dovrà dire se la discarica di Belladanza è un patrimonio della nostra comunità o la pattumiera dell’Umbria”, ha attaccato Mancini, che ha aggiunto: “a Belladanza produciamo 8 mila tonnellate di percolato, che costano 400 mila euro all’anno per la depurazione e che sono in tariffa, lo sanno i cittadini?”. La capogruppo di FDI Elda Rossi è intervenuta per sostenere che “se non ci fosse stata la vicenda giudiziaria in atto, oggi non saremmo qui a parlare di Sogepu”. L’esponente della minoranza ha, quindi, parlato di “una responsabilità politica per le scelte fatte che deve emergere, sia rispetto alla ripartizione del capitale sociale di Sogeco, con la maggioranza data incomprensibilmente al privato, sia sulle consulenze, i contributi e le sponsorizzazioni per circa 4 milioni di euro tra 2015 e 2022 che con l’attuale CdA si sono già ridotti a un rigagnolo, sia sui conferimenti nella discarica di Belladanza, che è già piena, sia sulla nomina di un amministratore unico che non aveva competenze specifiche e il cui mandato è stato prorogato alla scadenza nel 2021”. Precisando di intervenire in qualità di ex sindaco e non di presidente del consiglio comunale, Luciano Bacchetta ha preso la parola per chiarire: “smettiamola di essere ipocriti, la nomina dell’ex amministratore unico è stata una nomina politica, esattamente come lo sono state tutte le precedenti nella storia di Sogepu, mentre non lo è stata l’ultima, che ha costituito un organismo tecnico”. A questo proposito Bacchetta ha chiarito che la nomina di un amministratore unico era un obbligo dettato dalla legge Madia e non c’è stata alcuna proroga nell’aprile-maggio 2021, ma un rinvio concordato in consiglio comunale perché a ottobre ci sarebbero state le elezioni amministrative”. L’ex sindaco ha ricordato che gli investimenti su Belladanza hanno salvato il sistema regionale dei rifiuti e sulla gara Auri ha fatto presente: “è stata l’unica dei quattro ambiti in Umbria nella quale non c’è stata la sola partecipazione dell’azienda del posto: qui abbiamo avuto 5-6 partecipanti e questo ha costretto la nostra azienda a fare un’offerta estremamente competitiva per aggiudicarsi una procedura pubblica che poi ha portato alla stabilizzazione di moltissime persone che erano precarie in Sogepu, un risultato che rivendico con grande orgoglio”. Bacchetta ha quindi difeso la scelta del 51 per cento di quote societarie di Sogeco affidate a Ecocave: “è stata una scelta in buona fede: ci fu spiegato che era conveniente, perché a fronte di questo Sogepu avrebbe avuto il 67 per cento del fatturato complessivo dell’appalto e la decisione fu vagliata dagli uffici comunali, che la ritennero legittima”. Il capogruppo di FI Tommaso Campagni ha ribadito: “serve chiarezza sulla responsabilità politica che c’è stata su aspetti come le consulenze e i contributi, sul controllo dell’operato della precedente governance di Sogepu, sulla ripartizione 51-49 per cento tra privato e pubblico in Sogeco, che non può rispondere al beneficio di avere maggiori utili in cambio della rinuncia al controllo decisionale”. “Sogepu va tutelata e vanno tutelati anche i suoi lavoratori”, si è appellato in conclusione Campagni. La capogruppo della Lista Civica Luca Secondi Sindaco Rosanna Sabba ha preso la parola per chiarire ulteriormente compiti e responsabilità degli organi di controllo di Sogepu. “Si tratta di organismi formati da professionisti, che hanno svolto il loro lavoro e hanno redatto debite relazioni che sono pubbliche, dove non hanno mai rilevato criticità o rapporti da attenzionare, né verso i contribuenti, né verso i soci, i quali hanno votato gli atti e i bilanci anche basandosi su queste relazioni”, ha spiegato la consigliera della maggioranza, concludendo: “mi sento di dire che il controllo è stato fatto”. A calcare di nuovo la mano sulla ripartizione 51-49 per cento tra Ecocave e Sogepu nel capitale di Sogeco è stato il consigliere Roberto Marinelli (Lista Civica Marinalli Sindaco), ribadendo che “avere la maggioranza delle quote sociali significa prendere le decisioni, essere determinanti e questo prescinde dagli utili”. L’esponente della minoranza ha poi espresso preoccupazione per quanto riferito dalla rappresentanza sindacale dei lavoratori, in particolare per “l’obsolescenza dei mezzi da lavoro, che rende difficile assicurare i servizi, e l’incertezza sulle condizioni di lavoro degli addetti”, ma anche per “l’esposizione debitoria dell’azienda con fornitori e banche, che è allarmante”, pur riconoscendo comunque “l’ottimo lavoro del CDA”. “Bisogna cercare le soluzioni per fare in modo che la società possa andare avanti nel migliore dei modi”, ha concluso Marinelli. La replica finale è stata del sindaco Secondi, che ha ulteriormente rassicurato i lavoratori di Sogepu, “che saranno sempre tutelati dalla legge”, ringraziandoli per il contributo al dibattito e sottolineando: “Sogepu si regge sulla professionalità di tutti i suoi addetti, da chi sta in strada a chi sta negli uffici: per questo sono molto fiducioso”. Il primo cittadino ha assicurato che “il CDA dell’azienda è al lavoro per perfezionare gli investimenti sul rinnovamento del parco mezzi e sulla meccanizzazione, un fattore di efficientamento tecnologico che migliorerà il sistema, ma che richiederà qualche addetto in meno in futuro, come accade in ogni settore in presenza di processi industriali di modernizzazione”. “Sogepu ha in mano l’impiantistica e questo è un fattore importante, ma è una piccola azienda che ha sostenuto un grande investimento per vincere la gara e rispondere a esigenze che non erano più territoriali, come alla partenza della gara, ma regionali: questo non può che riflettersi sull’esposizione finanziaria attuale”, ha spiegato il sindaco, chiarendo che “l’azienda si sta muovendo per attuare le azioni di riequilibrio rese necessarie dal passaggio al mercato regolato da Arera”.
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