Mondo Politica: intervista a Roberto Brunelli consigliere comunale a Città di Castello

Alla sua prima esperienza da consigliere comunale a Città di Castello, Roberto Brunelli si sta dimostrando molto attivo per le questioni basilari del territorio, né esita a chiedere chiarezza anche se si tratta di un esponente della maggioranza, eletto nella lista del Partito Democratico. Il parrucchiere professionista che insegna alla scuola Bufalini è membro delle commissioni “servizi” e “affari generali”.

Brunelli, oltre alle criticità segnalate, Lei ha parlato di "un ospedale che si sta spegnendo" sul conto del plesso sanitario di Città di Castello. Che cosa la preoccupa maggiormente?

“Sono molti gli aspetti preoccupanti a riguardo dell’ospedale di Città di Castello; ma quello che più mi preoccupa non dipende dall’ospedale stesso o da chi ogni giorno presta il suo servizio presso la struttura, bensì da chi in qualche modo dovrebbe “amministrare la cosa pubblica” per fare in modo che lo stesso nosocomio funzioni. Mi spiego meglio: - la mancanza di investimenti sia ordinari che straordinari riducono il servizio sanitario all’osso ed a volte nemmeno quello! - manca una visione della sanità pubblica come bene primario di ogni persona, vedendo la stessa solo come un centro di costo regionale e non come un bene di primaria importanza - manca l’interessamento dell’amministrazione politica regionale circa l’intero servizio sanitario dell’Alta Valle del Tevere; a più riprese sono stati invitati a visitare lo stato di “salute” del nostro ospedale senza nessuna risposta!!! - mancano investimenti regionali in termine di risorse umane sia mediche che di operatori socio-sanitari con il conseguente sovraccarico delle persone attualmente impiegate nello stesso ospedale”.

Sta affrontando con determinazione anche il tema dell’ambiente, sollecitando le parti coinvolte su un aspetto che riguarda la disciplina delle acque. Di cosa si tratta?

“Rispetto alla disciplina delle acque, intendo sollecitare tutte le componenti che hanno una responsabilità proprio su questo aspetto. In particolare, si rende necessario un coinvolgimento del privato e soprattutto degli agricoltori, che sono i custodi della tradizione contadina della nostra terra, proprio sul mantenimento di fondi, campi e fossi di proprietà privata puliti ed efficienti in coordinamento con Regione, Provincia, Anas, Comune e Afor. Si rende altresì necessario un coordinamento per il mantenimento, la prevenzione e l’efficientamento dei fossi, degli scarichi, delle fogne e della pulizia dei fondi da detriti od altro materiale che potrebbe essere pericoloso in caso di eccessiva pioggia”.

Lei è stato fra coloro che hanno approvato la mozione sul caro energia. Quali le richieste specifiche?

“Ci troviamo in un momento storico estremamente delicato e difficilissimo per cittadini e imprese, che si trovano ad affrontare il così detto “caro bollette”, in particolare per l’incremento dei costi legati alle utenze di luce e gas. Per questo, abbiamo impegnato il sindaco e la giunta a intervenire presso il governo, affinché metta in campo azioni utili a fermare quella speculazione che distorce il mercato, favorendo l’innalzamento del prezzo di acquisto delle fonti energetiche; a farsi portatori presso il governo centrale e la giunta regionale dell’Umbria, affinché si attivino ulteriori strumenti urgenti ed efficaci di contenimento degli aumenti a favore di famiglie ed imprese. E non di minore importanza, farsi portatore presso il governo centrale e la giunta regionale dell’Umbria, affinché si attivino strumenti urgenti ed efficaci di contenimento degli aumenti attraverso interventi economici per gli enti locali”.

Venendo a temi di politica nazionale, Lei è componente del comitato "Città di Castello per Bonaccini segretario". Quali requisiti possiede, a suo giudizio, il presidente della Regione Emilia Romagna per stare alla testa del Pd nazionale in una fase come questa?

“A questa domanda ho l’obbligo di rispondere sotto due vesti: la prima è quella personale; ho avuto modo di ascoltare ed apprezzare la preparazione di Stefano Bonaccini e mi hanno favorevolmente colpito la sua modestia, il suo modo di comunicare con le persone e soprattutto la sua concretezza su tutti quegli aspetti ai quali altri non si avvicinano nemmeno. Altra bella caratteristica è l’attenzione verso i problemi che ognuno di noi e ogni famiglia vive quotidianamente, peculiarità che arriva proprio dal lavoro in prima persona che svolge e che lo ha portato a fare bene in Emilia Romagna. La seconda veste è come iscritto del circolo del Partito Democratico di Promano, Cinquemiglia, Coldipozzo, Cornetto San Maiano e Santa Lucia: proprio in questa sede è maturata la scelta di fare parte del comitato di Bonaccini segretario, dove insieme agli altri iscritti e al segretario del circolo abbiamo condiviso e portato avanti la scelta di appoggiare la sua visione del Partito Democratico, che mette al centro l’attenzione verso tutti ed interroga tutti per ri-mettere al centro quell’Energia popolare che alimenta il motore del miglioramento e della ricerca di soluzioni sempre nuove e migliori”.