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Mondo Politica: intervista a Paolo Fratini sindaco di San Giustino

"Finalmente stiamo dialogando con Sansepolcro per le problematiche sulla viabilità"

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È per il nono anno consecutivo al timone del Comune di San Giustino. Paolo Fratini ha ancora davanti un anno e mezzo da sindaco, poi sarà costretto a lasciare per una semplice questione regolamentare, poiché a causa del numero di abitanti non è previsto il terzo mandato. È nota l’immensa mole di lavori pubblici realizzati in questi anni sotto la sua amministrazione, per cui in questa intervista ci soffermiamo su altri aspetti.   

Sindaco Fratini, è arrivata a conclusione la serie di incontri con la cittadinanza, dal titolo “Più Comunità, Più Sostenibilità e Più Sviluppo”. Che cosa è emerso di importante?

“Diciamo intanto che alla fine è andata abbastanza bene: sapevamo che fosse difficile poter contare su una grande partecipazione, però era più che mai importante incontrare i cittadini per fare il punto della situazione e per conoscere da loro quelle che sono le esigenze del momento, che sono diverse da quelle di qualche tempo fa. Mi riferisco per esempio alla raccolta differenziata spinta e ad altre novità che vi sono state. Organizzare questi incontri in estate sarebbe stato meglio, ma tengo a precisare che la situazione dopo l’emergenza Covid-19 è cambiata e, con essa, anche l’approccio dei cittadini. Sembra che tutto sia tornato come prima, ma ancora non è così, nonostante la grande voglia di normalità che tutti avevamo dentro nei momenti più difficili. Ecco allora che noi cerchiamo di aiutare i cittadini a ripristinare il contatto diretto con i pubblici amministratori; non ci aspettiamo quindi grandi numeri di persone, ma vogliamo ricucire questo strappo creato dalla pandemia. Ci vorrà tempo, ma è certo che ce la faremo”.

Vi siete da poco incontrati con la giunta comunale di Sansepolcro per parlare di viabilità all’indomani dell’apertura del secondo ponte sul Tevere. C’è la volontà di andare oltre questo specifico aspetto?

“Senza dubbio: il rapporto di collaborazione con Sansepolcro esiste e deve esistere. Il confine regionale non può essere un fattore limitante per due realtà di fatto omogenee e ad alto grado di integrazione. Mi auguro che tutto questo porti ad avere infrastrutture sempre più condivise e che non crei situazioni di sperequazione. Abbiamo avviato l’iter del piano regolatore e il confronto con i centri vicini diventa fondamentale per non dire obbligato, come nel caso di Sansepolcro”.

A livello di sorveglianza, altra operazione condivisa, San Giustino ha finito con il diventare un punto di riferimento per il territorio?

“Le telecamere e il sistema di lettura targhe lo abbiamo sperimentato oramai sei anni fa e non nascondo che altri Comuni ci abbiano chiesto informazioni sul tipo di impostazione che abbiamo adottato. Certamente, riuscire a integrare il controllo del territorio sarebbe la mossa chiave: in questi anni, gli investimenti da noi fatti hanno prodotto risultati importanti, riconosciuti dalle forze dell’ordine, che ci hanno sempre appoggiato nell’implementazione di questo servizio”.  

Al di là di quanto anticipato per il periodo natalizio (niente albero in piazza e orario ridotto per l’accensione delle luminarie), vi sono provvedimenti particolari che il Comune intende prendere per combattere il caro energia?

“Stiamo investendo sul risparmio energetico. Con il conto “Energia 4” e l’accordo stipulato con Hera, passiamo alla sostituzione delle lampade e anche nelle scuole e nei palazzi comunali l’illuminazione sarà ora tutta a led: abbiamo investito su questo versante. Non abbiamo in programma misure drastiche, ma segnalo un dato: se prima pagavamo 400mila euro all’anno di elettricità, ora siamo al milione. Se poi ci sommiamo le bollette del riscaldamento, le spese diventano ingestibili, per quanto noi fortunatamente possiamo contare su un bilancio solido, grazie anche alle precedenti amministrazioni. “Botte” considerevoli, ma ancora gestibili, quindi un segnale lo dobbiamo dare: ritardare l’accensione e spegnere i lampioni un po’ prima, riducendo di tre ore il periodo di accensione giornaliera, è già uno sgravio. Misure un tantino più accorte, quindi, anche nel riscaldamento di edifici pubblici e scuole sono inoltre il modo migliore per riconoscere e rispettare i tanti sacrifici che stanno sopportando in questo momento le famiglie. Ricordo poi che nel decreto “aiuti quater” non è stato stanziato un solo soldo per i Comuni, mentre i governi precedenti avevano previsto qualcosa. Ci è stata data la possibilità di rateizzazione, che non mi sembra di certo il sistema più efficace, per cui se i cittadini dovessero vedere le luci spente saprebbero i motivi”.

L’Altotevere Umbro ha confermato i quattro parlamentari di Città di Castello: Walter Verini, Anna Ascani, Riccardo Augusto Marchetti e Catia Polidori. È il caso che facciano qualcosa di più e di importante per il loro territorio?

“Debbono saper svolgere il loro ruolo. Auguri intanto per la legislatura e credo che vi sia bisogno di un impegno straordinario per le infrastrutture, con una visione ampia e strategica, non di campanile. Parlo di E78 e soprattutto di ferrovia, vera alternativa al traffico su gomma e anche aereo. Il problema più grave è dato dall’assenza di una stazione dell’alta velocità che possa farci sentire realmente inseriti nel contesto che conta. Al momento, da Firenze si salta direttamente a Orte, quindi è di importanza primaria la battaglia per l’ottenimento della fermata dell’alta velocità all’altezza di Rigutino: ci toglierebbe dall’isolamento del territorio. I nostri parlamentari debbono pertanto concentrarsi sul fronte delle infrastrutture. Abbiamo potenzialità importanti dal punto di vista economico e turistico, ma senza un adeguato supporto infrastrutturale non si va da alcuna parte”.          

Redazione
© Riproduzione riservata
16/11/2022 11:39:27


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