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Mondo Politica: intervista a Marco Locchi ex sindaco di Umbertide

Le elezioni si stanno avvicinando ma si continua solo a "bruciare" candidati

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Sempre attivo e attento sul piano politico Marco Locchi, che nell’amministrazione comunale di Umbertide ha ricoperto dapprima il ruolo di assessore poi quello di sindaco fino al 15 dicembre 2017; dimessosi da consigliere comunale subito dopo le elezioni del 2018, è ora il segretario dell’associazione “Umbertide Partecipa”.  

Locchi, al di là della questione del pronto soccorso, che poi è stato salvato, che cosa la preoccupa per il futuro dell’ospedale di Umbertide?

La questione pronto soccorso è ancora aperta, in quanto nel piano regionale socio-sanitario si parla di “primo intervento”, mentre in tutte le recenti dichiarazioni dell’amministrazione comunale si ribadisce che il “pronto soccorso” del nostro ospedale non chiuderà! Stiamo parlando di due tipologie di servizio diverse e quindi andrà fatta chiarezza su questo punto. Altro elemento rispetto al quale vengono date continue garanzie riguarda i servizi attualmente offerti dal nostro ospedale: la Lega sostiene che “gli umbertidesi continueranno a curarsi ad Umbertide!”. Purtroppo, proprio in questi giorni sono stati sospesi i servizi di endoscopia e di urologia per mancanza di personale e pensionamenti. Ovviamente il disagio è notevole, anche perché non si sa quando riapriranno. Resta poi ancora aperta tutta la questione del polo ortopedico di eccellenza che sembrava dovesse aprisse qui ad Umbertide in stretta collaborazione con Prosperius; a oggi, invece, dopo l’uscita del piano di efficientamento e razionalizzazione della sanità, si è capito che anche questo non ci sarà, portando ad un ulteriore depotenziamento della chirurgia a ciclo breve oggi presente e diventata negli anni una eccellenza a livello nazionale”.

Lei ha sottolineato come Umbertide non abbia ottenuto finanziamenti nell’ambito della riqualificazione urbana. È riuscito a ottenere spiegazioni?

“No, nessuna spiegazione: resta il fatto che, a fronte della disponibilità di circa 7 milioni di euro provenienti dal Pnrr, il nostro Comune non ha presentato alcun progetto per la riqualificazione del centro storico e quindi, ovviamente, non abbiamo ricevuto alcuna risorsa, a differenza di molti altri Comuni - anche più piccoli - che invece hanno ottenuto cifre significative. A mio avviso, è mancata inoltre una fase di partecipazione complessiva con i cittadini, le associazioni ecc. rispetto alle ingenti risorse del Pnrr arrivate nella nostra città”.

Ha avuto successo la recente iniziativa sulle comunità energetiche. C’è sufficiente consapevolezza in città su questo versante?

“L’iniziativa ha avuto un gran successo, anche perché abbiamo portato testimonianze concrete di comuni che stanno già utilizzando esclusivamente energia da fonti rinnovabili. La presenza di tanta gente ha dimostrato che c’è voglia di fare qualcosa su questo tema: singoli cittadini, imprese, associazioni, esercizi commerciali hanno capito che per uscire da questo terribile momento in cui molte attività rischiano di chiudere per i costi stratosferici dell’energia, si debbano individuare nuove soluzioni come le comunità energetiche. La normativa è ancora in fase di assestamento, ma a breve si terranno altri incontri operativi per avviare la costituzione di comunità energetiche”

Oltre che sul caro energia, su cosa dovrebbe insistere il nuovo governo nazionale?

“Sempre restando in tema di energia, dovremmo finalmente imboccare la strada per il raggiungimento di un’autonomia energetica, visto che le condizioni del nostro Paese lo consentono. E quindi spingere fortemente sulle fonti rinnovabili, sui gassificatori al largo delle nostre coste. Sul fronte del lavoro, credo che sia importante l’introduzione del salario minimo, l’introduzione di meccanismi atti a facilitare la crescita delle imprese, l’azzeramento delle tasse per i giovani che iniziano una attività imprenditoriale e una forte spinta sul versante dell’innovazione. Altro tema che - credo – debba essere affrontato, riguarda il sistema sanitario pubblico che nel corso di questi ultimi anni, anche a causa del Covid-19, è peggiorato sensibilmente”.

Mancano oramai sei-sette mesi alle nuove elezioni comunali a Umbertide: si sta muovendo qualcosa di interessante?

“Ma ancora mi pare che non ci siano grosse novità: solite cose, con tentativi di alleanze iniziati e poi falliti nei mesi scorsi, candidati “lanciati” e poi “bruciati …”.

Redazione
© Riproduzione riservata
11/11/2022 11:19:22


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