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Mondo Politica: intervista a Massimo Bruschi consigliere comunale a Monterchi

La ricollocazione a Momentana della Madonna del Parto é la soluzione più probabile

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Un ruolo politico di responsabilità alla prima esperienza: Massimo Bruschi è infatti il capogruppo di Viva Monterchi Viva, il movimento che siede in minoranza nel consiglio comunale di Monterchi e che tre anni fa ha avuto in Lorenzo Minozzi (consigliere anche lui) il suo candidato sindaco. Fra i temi affrontati con Bruschi, anche quello relativo alla collocazione della Madonna del Parto, tornata di stretta attualità in questi ultimi due mesi.

Bruschi, prima esperienza politico-amministrativa e nelle vesti di capogruppo: è difficile fare opposizione quando la logica dei numeri sta chiaramente da un’altra parte?

“Come capogruppo, la mia responsabilità principale è il coordinamento delle attività istituzionali di Viva Monterchi Viva in consiglio comunale. Da un punto di vista tecnico e procedurale, fare opposizione a questa amministrazione è stato purtroppo fin troppo facile perché l’approssimazione sugli aspetti formali e documentali è stata una pratica consolidata e, a volte, persino ostentata. Da una prospettiva più politica, il nostro sforzo si è concentrato nel tentativo di sollecitare l’amministrazione a formulare dei piani di medio-lungo periodo per Monterchi. Mi riferisco a tematiche come la gestione dei rifiuti, i servizi a supporto delle famiglie, il rilancio turistico e culturale, la sicurezza stradale e la riqualificazione urbana. Qui abbiamo incontrato enormi difficoltà, perché l’amministrazione attuale ritiene più efficace rincorrere opportunisticamente i vari bandi pubblici piuttosto che dichiarare a priori una linea politica chiara e, conseguentemente e coerentemente, reperire i fondi necessari con una adeguata pianificazione finanziaria”.

Madonna del Parto: la sentenza del Consiglio di Stato contrasta con l’attuale situazione della cappella di Momentana. Come crede che andrà a finire l’intera vicenda?

“Ritengo che la ricollocazione a Momentana sia l’eventualità più probabile al momento. Abbiamo perso anni preziosi fra aule di tribunale, polemiche da retrobottega, interventi sporadici sul museo di via della Reglia e dichiarazioni sulla stampa. Avremmo dovuto investire tutte queste energie e tutto questo tempo per produrre un progetto dettagliato e concreto di collocazione dell’opera, avvalendosi di consulenze specifiche e collaborando con gli enti preposti”.

Quale ritiene che sia la migliore soluzione logistica per l’affresco di Piero della Francesca?

“Ritengo innanzitutto che la logistica non debba essere l’aspetto determinante, ma dovremmo considerare preponderante la valorizzazione artistica della Madonna del Parto. A mio avviso, un intervento rigoroso e massiccio sul monastero di via della Reglia avrebbe potuto da un lato valorizzare al meglio l’opera e dall’altro riqualificare una vasta area, creando un polo artistico-culturale di ampio respiro. Penso però che, alla luce della recente sentenza che ci impone la collocazione dell’opera nella cappella di Momentana, sia importante attivarsi con una progettualità molto ambiziosa per fare in modo che anche questa collocazione possa configurarsi come adeguata per l’affresco e ben integrata con il contesto urbano. In particolare, è necessario chiedersi se e come la cappella della Madonna del Parto possa convivere col cimitero e con lo stadio comunale”.

Quale valutazione esprime sull’operato dell’amministrazione guidata dal sindaco Alfredo Romanelli?

“È un’amministrazione che ha commesso gravi errori, mi riferisco soprattutto al buco di bilancio e alla gestione della Madonna del Parto. Anche le promesse elettorali, per il momento, sono state largamente disattese. Va riconosciuta una discreta operosità nel reperire fondi per le opere pubbliche; anche qui, però, non è quasi mai chiara l’idea di paese che sta dietro a queste opere, che rischiano pertanto di rimanere interventi isolati, non armonizzati e senza una manutenzione continuativa e adeguata”.

Fra due anni, salvo sorprese, si tornerà a votare: Lei ha intenzione di riprovarci e il progetto di Viva Monterchi Viva ha basi solide sulle quali poter andare avanti?

“Sono convinto che Viva Monterchi Viva abbia dimostrato in questi anni di saper essere una forza politica responsabile, competente e proattiva. Sarebbe quindi poco lungimirante non dare seguito al nostro percorso. Pensiamo inoltre che questo nostro approccio, basato sulla trasparenza e l’avvicinamento dei cittadini alle istituzioni, abbia affermato la credibilità e incrementato il consenso di Viva Monterchi Viva”.

Redazione
© Riproduzione riservata
19/05/2022 09:29:52


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