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Buitoni, altri 18 mesi di produzione ma in co-branding e per il mercato tedesco

Serrati i confronti tra il Comune di Sansepolcro, Mise, Regione con Nestlé

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Scorrono i titoli di coda per il marchio Buitoni a Sansepolcro? Non è stata detta ancora la parola fine. La fatidica data del 31 dicembre 2021 è arrivata, quella in cui scade ufficialmente la concessione data da Nestlé al gruppo NewLat di produrre nello stabilimento di Sansepolcro prodotti da forno e pasta secca col marchio Buitoni. Un ‘semi’ salvataggio quasi in corner, poiché è arrivata una proroga di altri 18 mesi ma in co-branding e per il solo mercato tedesco: ovvero, sia con quello Buitoni – azienda fondata a Sansepolcro dall’omonima famiglia nel 1827 – che Delverde, acquisito dal dottor Angelo Mastrolia – proprietario del gruppo NewLat – nell’aprile del 2019. Stop per il mercato italiano, almeno per il momento. “Per prima cosa voglio dire che l’interessamento alla questione c’è stato fin dal mio insediamento a Palazzo delle Laudi – afferma il sindaco di Sansepolcro, Fabrizio Innocenti – raccogliendo il testimone di quanto già avviato da Mauro Cornioli. C’è stato un dialogo continuo mio e della Regione Toscana, attraverso l’assessore Leonardo Marras, con la direzione di Milano di Nestlé: per il momento è stato raggiunto l’accordo di produzione in co-branding, quindi Buitoni e Delverde, per il solo mercato tedesco. Tutto ciò per 18 mesi, seppure la richiesta era stata per 36. Certamente non ci fermiamo qua e ci impegneremo a proseguire il dialogo: ad oggi, però, dal 1° gennaio 2022 ad eccezione delle rimanenze presenti in magazzino dallo stabilimento di Sansepolcro per il mercato italiano non possono uscire più prodotti da forno e pasta secca con marchio Buitoni. C’è stata data la possibilità di un nuovo confronto con Nestlé per metà gennaio, ma nel frattempo ho chiesto un intervento del Ministero dello Sviluppo Economico insieme alla Regione per un nuovo dialogo: si spera, con l’aiuto di tutti, di ottenere importanti e nuovi risultati cercando in primis almeno di allungare il periodo di produzione anche per il mercato italiano”. Tradotto in pratica è da considerarsi comunque solo un mezzo successo, poiché se da una parte garantisce ancora la produzione col marchio Buitoni per il mercato tedesco da sempre punto di riferimento dall’altra non c’è un futuro certo. E l’azienda comunque guarda sempre avanti puntando su prodotti ben definiti ed in un certo senso anche di riconversione: uno su tutte è la ‘Granfetta’, il cui è marchio è depositato, oggi presente anche in pubblicità sulle reti nazionali. Da un anno, infatti, è stata studiata la nuova confezione che salva la fragranza eliminando il vecchio cilindro in cartone. Ai più attenti, però, non sarà sfuggito il fatto che nel film esterno (la confezione) è già scomparso il logo Buitoni sostituito con “Sansepolcro Factory”. Situazione analoga anche per le confezioni di pasta secca dove quello principale è Delverde e decisamente più piccolo Buitoni. Evidente il fatto che un cambiamento sta avvedendo, seppure nello stabilimento di Sansepolcro è stato mantenuto il livello occupazionale anche nell’anno che sta per concludersi. Tante sono le richieste ed in virtù di questo il rientro delle maestranze è stato anticipato a lunedì 3 dicembre: nei magazzini le scorte sia di pasta che prodotti da forno sono piuttosto basse, mentre restano importanti le richieste. Quello che si prospetta è comunque un cambiamento, ma al tempo stesso anche di innovazione con nuovi macchinari pronti al loro ingresso in stabilimento.

Redazione
© Riproduzione riservata
31/12/2021 07:54:43


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