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Mondo Politica: intervista a Manuela Malatesta assessore al Comune di Monterchi

"Per i Cammini di Francesco mancano le infrastrutture e manca un’unica visione"

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Assessore a cultura e turismo a Monterchi nella sua prima esperienza politico-amministrativa: la giovane Manuela Malatesta è molto dinamica nel suo operato e soprattutto ha le idee chiare in materia di turismo e accoglienza, essendo operatrice dell’ufficio turistico comprensoriale della Valtiberina Toscana.  

Assessore Malatesta, per la prima volta i competenti assessori dei Comuni della Valtiberina Toscana si sono riuniti per programmare organicamente una strategia in ambito turistico. È la volta buona per sperare in un cambio di impostazione?

“A dire il vero, non è stata la prima volta che gli assessori al turismo si sono incontrati, ma è stata senza dubbio la prima all’indomani delle recenti elezioni, per cui il gradito invito dell’assessore di Anghiari, Ilaria Lorenzini, è stato motivo di conoscenza dei nuovi colleghi degli altri Comuni e occasione di confronto su temi che ci hanno trovato sostanzialmente d’accordo. È importante ragionare tutti in una stessa ottica, perché i Comuni non potranno continuare a mantenere singolarmente lo stesso passo, però se già in partenza c’è un discorso di insieme, qualcosa potrà evolvere nel tempo”.

Funziona l’ambito turistico della Valtiberina Toscana?  

“Ricordo che i sette Comuni fanno appunto parte di un ambito turistico che è un organo creato dalla Regione Toscana con la legge regionale 86/2016 e che quindi ha vita propria. Le risorse arrivano annualmente e possono essere utilizzate per progetti di rilancio turistico del territorio, ovviamente appoggiati dalla parte politica e da un tavolo di assessori con delega. Spero che vi siano molte altri riunioni”.

In base all’esperienza quotidiana che Lei vive come operatrice, quali sono le esigenze prioritarie del turista di oggi?

“Il mio lavoro mi consente di stare a contatto con i turisti o i visitatori di oggi, che - a cavallo fra il 2021 e il 2022 - sono persone con esigenze e urgenze molto diverse da quelle del prototipo di turista pre-pandemia. Il modo di fare il turista è sicuramente cambiato: il visitatore ha bisogno di vivere come una esperienza il territorio nel quale si reca e le esperienze che riescono meglio sono quelle che gli consentono di diventare parte integrante di quel determinato territorio. E’ per questo che oggi si parla molto di turismo “esperienziale” e che le campagne di promozione che partono dalle regioni sono molto incentrate sulle esperienze: ai singoli operatori viene richiesto di focalizzarsi, di scrivere le esperienze e di aprirsi a nuove offerte per il turista, che non possono più limitarsi al museo di rilevanza o alla principale opera d’arte (che rimangono senza dubbio motivo di attrazione), ma poi il territorio deve offrire esperienze che permettano di far vivere al visitatore un momento di profonda integrazione con il territorio, per poi fare un “passaparola” con gli altri, fidelizzarsi e tornare”.

Cammini di Francesco: cosa funziona e cosa invece dovrebbe funzionare meglio al momento?

“Un argomento bello e ricco. Vorrei porlo all’attenzione in maniera particolare, perchè ritengo che i Cammini di Francesco in Valtiberina Toscana possano veramente diventare un prodotto turistico “forte” e di grandissima attrazione. Anzi, in questa fattispecie, i pellegrini che affrontano i Cammini di Francesco sono stati gli anticipatori del prodotto turistico: loro lo hanno creato, ancor prima che noi creassimo l’offerta. La domanda è arrivata insomma prima dell’offerta e questo probabilmente dovrebbe farci riflettere. Mancano tuttavia le infrastrutture e manca un’unica visione: stiamo lavorando in questa ottica e sicuramente – visti il post pandemia e il fatto che si tratta di un turismo “outdoor”, cioè all’aria aperta che coinvolge il benessere psicofisico delle persone e tocca la categoria della spiritualità - assisteremo a un ulteriore boom negli anni a venire”.

Il futuro turistico di Monterchi dipenderà in gran parte dalla soluzione concernente l’ubicazione definitiva della Madonna del Parto, oppure vi sarà anche dell’altro?

“Il futuro turistico di Monterchi dipenderà sicuramente dal modo nel quale riusciremo a ridare l’importanza che merita all’affresco di Piero della Francesca. Nell’affermare ciò, intendo dire che sicuramente un ripensamento dei luoghi e degli spazi del centro storico di Monterchi è fondamentale e questo discorso lo stiamo già portando avanti: non è un’azione che si conclude nel tempo di un mandato. Allacciandomi al discorso di prima, il futuro turistico deve essere in primis l’accoglienza del visitatore a 360 gradi, quindi non bisogna parlare di una singola attrazione (nel nostro caso, la Madonna del Parto), ma occorre realizzare un progetto e cercare di metterlo in campo attorno all’attrattore principale. A un progetto l’amministrazione comunale di Monterchi sta già pensando e quindi il futuro turistico del paese dipenderà dalla possibilità di ripensare e di iniziare a lavorare per un qualcosa che vada oltre la Madonna del Parto”.

La riapertura del teatro comunale occasione giusta al momento giusto per far spiccare un salto di qualità a Monterchi anche dal punto di vista culturale?

“La riapertura del teatro comunale è intanto una grande soddisfazione, perché mancava un luogo di cultura che si distinguesse da quello museale. Riconsegnarlo alla cittadinanza è astato un grandissimo onore: siamo già ripartiti con la stagione teatrale, che continuerà il prossimo anno con la rassegna in programma fra marzo e aprile; concludiamo l’anno in corso con l’inaugurazione del progetto “Una nuova luce”, che coinvolge la Madonna del parto e apriremo l’anno nuovo con un concerto di “Chiostri acustici”, nell’ambito della collaborazione con il museo diocesano di Città di Castello. Questi sono i primi eventi che siamo riusciti a mettere in campo dopo l’inaugurazione di settembre, quindi il programma per il prossimo autunno-inverno è in costruzione. Il teatro può anche essere luogo di confronto per aprire dibattiti, da sempre momenti costruttivi: è parte importante e imprescindibile per la vita culturale e sociale di ogni paese”.

Redazione
© Riproduzione riservata
03/12/2021 09:59:16


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