Smartphone, addio al caricabatteria: anche Google segue Apple e Samsung
L’accessorio non sarà più incluso nella confezione di vendita
Il motivo della scelta (analogamente a quanto affermato da Apple e Samsung) ha a che fare con la sostenibilità ambientale. Il cartone utilizzato per il packaging sarà ridotto e (a detta di Google) per gli utenti non dovrebbero esserci comunque particolari problemi dato che i Pixel di Google sono dotati di una porta Ubs-C che oramai è lo standard di ricarica nel mondo Android.
La decisione di Big G (così come quella di Apple e di Samsung) non è stata accolta con favore. Tanti ritengono infatti che si tratti di una semplice trovata di marketing per gonfiare gli utili più che una scelta ambientalista. Come spiegato da Techradar i produttori “avranno pure rimosso gli adattatori dalle scatole per motivi ecologici, ma i consumatori dovranno in ogni caso acquistare un caricabatteria aggiornato se vogliono ricaricare velocemente i loro nuovi smartphone”.
Tradotto il tutto in termini più semplici: il caricatore non scompare ma (semplicemente) gli utenti dovranno comprarne uno a spese loro. E per avere migliori prestazioni e durate ottimali della batterie i produttori consiglieranno ovviamente di acquistare gli accessori originali e non ovviamente quelli di terze parti.
Da un punto di vista ambientale la decisione dei produttori di smartphone ha un fondamento. Se gli utenti possono utilizzare quelli dei modelli precedenti in loro possesso averne di nuovi non ha senso. Il dubbio sull’operazione in atto riguardo però i costi che di fatto vengono trasferiti agli utenti.
Una provocazione è arrivata dal giornalista Max Weinbach, che ha proposto a Google di mettere in vendita il Pixel 6 e Pixel 6 Pro con un prezzo finale del dispositivo scontato per chi sceglie l’opzione priva dell’accessorio. Ed in effetti questa sarebbe una soluzione intelligente ed eticamente corretta.
Al momento non ci sono notizie ufficiali su ciò che faranno i principali produttori cinesi ovvero Xiaomi, Oppo e Huawei
In Italia un intervento ironico sul tema è stato fatto dal noto Youtuber Marco Montemagno che senza tanti giri di parole ha definito la mossa di Apple “una delle più grandi furbate mai viste nella vita”
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