Bot a sei mesi, il tasso scende a un nuovo minimo storico
Anche stamani i rendimenti dei titoli di Stato si sono mossi in ribasso
Prosegue il buon andamento per il debito dell’Italia. Anche questa mattina i rendimenti dei titoli di Stato del nostro Paese si sono mossi in ribasso, in linea con i bond governativi degli altri Paesi europei. In particolare, l’emissione in asta odierna di Bot semestrali da 7 miliardi di euro ha toccato nuovi minimi storici portandosi a quota -0,524%, dallo -0,521% del precedente collocamento. Nel frattempo lo spread Btp/Bund si muove in area 106 punti base mentre il rendimento del Btp a dieci anni è stabile allo 0,62% (-1 punto base). C’è attesa per l’asta a medio lungo termine di domani dove verranno offerti 8,75 miliardi del nuovo Btp a 5 anni (agosto 2026), del Btp a 10 anni e del Ccteu aprile 2029. Il mercato resta forte nonostante l’attenzione sia rivolta tutta sulla due giorni di meeting della Federal Reserve, la Banca centrale americana, che è in programma da ieri. Nell’incontro dovrebbero proseguire le discussioni sull' inizio del tapering, vale a dire la riduzione graduale degli stimoli monetari da parte dell’istituto Usa. Si tratta di un percorso che potrebbe anticipare una analoga mossa anche da parte della Banca centrale europea (Bce). Sullo sfondo restano le preoccupazioni sui rischi per la ripresa economica legati alla diffusione della variante Delta del Covid-19, oltre ai timori circa l’accelerazione dell’inflazione. Intanto ieri buone notizie sono arrivate dall’Fmi. Il Fondo monetario internazionale ha alzato le stime di crescita italiane sia per quest'anno che per il prossimo con un miglioramento per il 2021 anche dei conti pubblici. Nell'aggiornamento al «World economic outlook», l'organismo con sede a Washington ha rivisto al rialzo le stime per il Pil italiano nel 2021 portandole a +4,9% dal +4,3% ipotizzato a giugno. Analoga revisione anche per il Pil del 2022, salito a +4,2% dal precedente +4%. Sul fronte dei conti pubblici è stimato un miglioramento con le previsioni per il rapporto deficit/Pil di quest'anno passato a 11,1% da 11,8% di giugno e quello debito/Pil sceso a 157,8% da 159,9%.
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